Nelle carte dell’indagine spuntano 250mila euro che Parnasi, tramite una sua società, ha dato all’associazione “Più Voci” presieduta dal tesoriere della Lega Giulio Centemero. In un’intercettazione il costruttore precisa che la dazione “non è stata fatta per Salvini” ma per creare “un sistema di imprenditori, appaltatori”. Parlando del versamento alla onlus spiega che “è una cosa fatta all’epoca quando io…creare un sistema di imprenditori, appaltatori ecc. Le ho fatte con Stefano Parisi, le ho fatte con Meloni”. Parlando dell’associazione, il costruttore la definisce “un comitato di professionisti di Milano, gente non legata a Salvini. Non è una roba della Lega Nord”. Poi nel 2018, alla vigilia delle elezioni politiche dice al suo commercialista Gianluca Talone. “Lega erano 100 e 100’, affermando che è possibile utilizzare due società del gruppo (di cui una è Immobiliare Pentapigna) ‘…ne facciamo 100 su Pentapigna e 100 qua…’. Gianluca Talone – proseguono i Carabinieri – afferma, riferendosi a terzi, di aver capito le modalità dell’operazione precisando ‘…loro faranno una sul giornale e un’altra su trasmissioni radiofoniche”. La motivazione di queste erogazioni di 200 mila euro del 2018 progettate da Parnasi alla vigilia delle elezioni, sarebbe quindi riconducibile al sostegno ai media leghisti. Dopo quel contatto, però, il finanziamento non avrebbe avuto seguito.

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