Benedetto Zuccaro, “scherzoso e sfacciato, malgrado la corporatura minuta, amava atteggiarsi da grande”. Lo faceva a scuola dove non stava mai fermo sulla sedia, lo faceva tra gli amici per farsi notare, per essere uno di loro. E con i compagni più grandi qualche volta, invece di andare a in aula, girava per le strade di Catania per intascare qualche soldo facile. Non erano malviventi, non erano mafiosi ma semplicemente volevano mostrare a loro stessi e al mondo la loro audacia, il loro coraggio. Una mattina scipparono una borsetta e dentro trovarono davvero tanti soldi. Troppi, forse. A Benedetto, che aveva fatto da “palo” andò solo una banconota di basso taglio ma gli costò cara. Il giorno dopo una macchina lo caricò e da allora Benedetto non è più tornato a casa. E’ morto per aver scippato senza saperlo la madre di un boss mafioso locale. Aveva 13 anni, era il 1976.

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