Ucraina, la diretta – Scontro Usa-Cina. Blinken: “Conseguenze se sostiene la Russia”. Pechino risponde: “Non gettino benzina sul fuoco”

Il segretario di Stato americano avverte Pechino nel caso decida si sostenere "materialmente" Mosca nel conflitto. L'Alto rappresentante Ue per la politica estera Borrell ribadisce quanto espresso da Von der Leyen sull'urgenza di incrementare le forniture militare all'Ucraina. Cremlino: "Da Occidente nessuna iniziativa di pace". Intanto Zelensky attende la visita di Giorgia Meloni a Kiev e rilascia un'intervista a Repubblica, Corriere della Sera e Sole 24 Ore e ironizza: "Berlusconi? Se una cassa di vodka è abbastanza...risolveremo il problema"

Aggiornato: 10:06

  • In Evidenza
    21:38

    La tensione tra Pechino e Washington, la conferenza di Monaco e l’intervista di Zelensky: la giornata

    L’urgenza del rilancio della produzione delle munizioni in Europa è il messaggio principale della terza e ultima giornata dei lavori della 59/a Conferenza di Sicurezza di Monaco, che ha visto la partecipazione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenuto all’ultimo panel. Così come già detto da Ursula von der Leyen, anche Josep Borrel, l’Alto rappresentante Ue, ha lanciato un appello a rifornire di più e più in fretta Kiev per resistere e sconfiggere gli invasori russi. Sulla conferenza, a fine giornata, è piombato anche il commentato di Mosca, assente per il secondo anno di seguito e per la prima volta non invitata dal chairman Christof Heusgen, che non voleva “offrire il palco alla propaganda” russa. “L’Occidente non mostra alcuna volontà né apertura per iniziative di pace”, ha sentenziato lapidario il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. 

    Intanto la Cina e gli Stati Uniti sono ai ferri corti. Il colloquio a Monaco tra Antony Blinken e il più alto diplomatico di Pechino Wang Yi non solo non è riuscito ad allentare le tensioni scaturite dal caso dei palloni spia, ma ha messo a nudo le profonde fratture tra le due super potenze, con accuse e minacce incrociate, suscitando il timore che quella che viene spesso descritta come la relazione bilaterale più importante del mondo rischi di deteriorarsi ai minimi storici. A pochi giorni dal discorso che Joe Biden terrà a Varsavia per l’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, e poche ore dopo l’incontro con il braccio destro di Xi Jinping in Germania, in un’intervista all’americana Cbs news Blinken è tornato ad accusare Pechino di essere pronta a fornire armi alla Russia. “Abbiamo informazioni che ci fanno temere che stiano considerando di fornire armi”, ha spiegato Blinken senza entrare nei dettagli. “C’è un’intera gamma: dalle munizioni alle armi stesse”, si è limitato a dire, ammonendo che se questo dovesse accadere ci saranno “gravi conseguenze”. Un avvertimento che non è piaciuto al capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Wang Yi, che ha accusato gli Usa di “gettare benzina sul fuoco”. 

    Nel frattempo, alla vigilia dell’arrivo di Meloni a Kiev, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato interviste con diverse testate italiane, tra cui Tg1 e Repubblica. Ringraziando la premier per “gli aiuti” che “non sono mai cambiati”, il presidente ha sottolineato l’importanza del sostegno italiano, continuando a mostrare la sua determinazione e la certezza galvanizzante che “la guerra non durerà all’infinito” e che “terminerà con la nostra vittoria, una vittoria per la pace” per la quale “anche le generazioni future dei russi ci ringrazieranno”. E le posizioni di Berlusconi? Convinto che Meloni possa tenere compatto l’esecutivo, Zelensky ha ironizzato: “Se una cassa di vodka è abbastanza per portarlo dalla nostra parte, risolveremo questo problema”. 

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    La tensione tra Pechino e Washington, la conferenza di Monaco e l’intervista di Zelensky: la giornata

    L’urgenza del rilancio della produzione delle munizioni in Europa è il messaggio principale della terza e ultima giornata dei lavori della 59/a Conferenza di Sicurezza di Monaco, che ha visto la partecipazione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenuto all’ultimo panel. Così come già detto da Ursula von der Leyen, anche Josep Borrel, l’Alto rappresentante Ue, ha lanciato un appello a rifornire di più e più in fretta Kiev per resistere e sconfiggere gli invasori russi. Sulla conferenza, a fine giornata, è piombato anche il commentato di Mosca, assente per il secondo anno di seguito e per la prima volta non invitata dal chairman Christof Heusgen, che non voleva “offrire il palco alla propaganda” russa. “L’Occidente non mostra alcuna volontà né apertura per iniziative di pace”, ha sentenziato lapidario il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. 

    Intanto la Cina e gli Stati Uniti sono ai ferri corti. Il colloquio a Monaco tra Antony Blinken e il più alto diplomatico di Pechino Wang Yi non solo non è riuscito ad allentare le tensioni scaturite dal caso dei palloni spia, ma ha messo a nudo le profonde fratture tra le due super potenze, con accuse e minacce incrociate, suscitando il timore che quella che viene spesso descritta come la relazione bilaterale più importante del mondo rischi di deteriorarsi ai minimi storici. A pochi giorni dal discorso che Joe Biden terrà a Varsavia per l’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, e poche ore dopo l’incontro con il braccio destro di Xi Jinping in Germania, in un’intervista all’americana Cbs news Blinken è tornato ad accusare Pechino di essere pronta a fornire armi alla Russia. “Abbiamo informazioni che ci fanno temere che stiano considerando di fornire armi”, ha spiegato Blinken senza entrare nei dettagli. “C’è un’intera gamma: dalle munizioni alle armi stesse”, si è limitato a dire, ammonendo che se questo dovesse accadere ci saranno “gravi conseguenze”. Un avvertimento che non è piaciuto al capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Wang Yi, che ha accusato gli Usa di “gettare benzina sul fuoco”. 

    Nel frattempo, alla vigilia dell’arrivo di Meloni a Kiev, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato interviste con diverse testate italiane, tra cui Tg1 e Repubblica. Ringraziando la premier per “gli aiuti” che “non sono mai cambiati”, il presidente ha sottolineato l’importanza del sostegno italiano, continuando a mostrare la sua determinazione e la certezza galvanizzante che “la guerra non durerà all’infinito” e che “terminerà con la nostra vittoria, una vittoria per la pace” per la quale “anche le generazioni future dei russi ci ringrazieranno”. E le posizioni di Berlusconi? Convinto che Meloni possa tenere compatto l’esecutivo, Zelensky ha ironizzato: “Se una cassa di vodka è abbastanza per portarlo dalla nostra parte, risolveremo questo problema”. 

  • 21:16

    Tajani: “Non vedo purtroppo molti spiragli di pace”

    Un secondo anno di guerra? “Io mi auguro che non sia così però non vedo purtroppo molti spiragli di pace. Dobbiamo lavorare per la pace ma la pace non può che essere una pace giusta. Ci auguriamo che la Cina faccia passi in avanti e non dia armi alla Federazione Russa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a ‘Controcorrente’ su Retequattro. “Bisogna far sì che questa stagione di guerra si avvii a conclusione. Senza indipendenza dell’Ucraina non si può arrivare alla pace. Non si può arrivare ad una conclusione se non garantendo all’Ucraina di essere un Paese libero”, ha aggiunto.

  • 21:03

    Zelensky: “Berlusconi? Possiamo regalargli una cassa di vodka”

    Ho sentito le dichiarazioni di Berlusconi. Non lo conosco personalmente, forse dovrei mandargli qualcosa…Non so, cosa gli posso regalare? Vodka? Ho una buona vodka. Se una cassa di vodka è abbastanza per portare Berlusconi dalla nostra parte, allora risolveremo finalmente questo problema”. Così Zelensky in un’intervista a Repubblica, ironizzando dopo le parole del leader di Forza Italia sulla guerra in Ucraina. Il riferimento è a un audio di Berlusconi diffuso a ottobre, in cui il leader azzurro, intervenendo alla riunione dell’assemblea di Forza Italia, parlava di un dono, 20 bottiglie di vodka, ricevuto da Putin per il suo compleanno. 

  • 20:57

    Zelensky al Tg1: “La guerra non può durare all’infinito, ci prepariamo alla vittoria”

    La guerra non può durare all’infinito, nel mondo moderno non può durare tanti anni, perché si tratta di una guerra sul continente europeo”. Lo dice Volodymyr Zelensky in un’intervista al Tg1. “Ci stiamo preparando a una guerra di breve durata che terminerà con una vittoria, è molto importante non congelare questo conflitto come è stato fatto nel 2014. Abbiamo proposto una formula di pace in dieci punti, vogliamo finire questa guerra con una vittoria di tutti noi, che sarà una vittoria storica e anche le generazioni future dei russi ci ringrazieranno”, sottolinea il presidente ucraino.

  • 20:56

    Zelensky: “Grato a Meloni per posizione su Ucraina. Importante non perdere sostegno dell’Italia”

    Con Giorgia Meloni “ho avuto ottimi colloqui. Abbiamo ricevuto un pacchetto di sostegno, il che significa che la linea di sostegno del premier non è cambiata, anzi, e io la ringrazio molto per la sua posizione. La aspetto, so che sta arrivando. Noi abbiamo un forte rispetto dell’Italia e del popolo italiano”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Tg1. 

    In un’intervista a Repubblica, Zelensky ha aggiunto che è “importante per me non perdere il sostegno dell’Italia come non perdere il sostegno di qualsiasi Stato. Bisogna superare il muro di disinformazione che la Russia ha costruito per molti anni”. 

  • 19:38

    Le sanzioni di Zelensky alla Borsa di Mosca

    Il presidente ucraino Zelensky ha approvato la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale di imporre sanzioni a 333 cittadini russi e alla Borsa di Mosca. Lo riporta Ukrainska Pravda, citando un decreto presidenziale.

  • 18:52

    Zelensky: “Ho parlato con Macron di un piano di una formula di pace in 10 passi”

    “Ho proseguito un dialogo amichevole con il Presidente francese Emmanuel Macron. Abbiamo parlato di cooperazione in materia di difesa e di avvicinamento alla pace. Abbiamo riassunto i risultati delle recenti visite e discusso in dettaglio i prossimi eventi diplomatici, in particolare sull’attuazione della nostra formula di pace in 10 passi”. È quanto scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio via Telegram

  • 16:55

    Portavoce di Zelensky: “Aspettiamo Meloni a Kiev, grati per il sostegno all’Ucraina”

    “Aspettiamo la Meloni e saremo molto lieti di accoglierla. Siamo grati di quello che lei, il governo e tutto il popolo italiano stanno facendo per il supporto ed il sostegno all’Ucraina”. Lo ha dichiarato la consigliera presidenziale ucraina, Daria Zarivna, in un’intervista a “Mezz’ora in più” commentando la prossima visita della premier italiana a Kiev.

  • 14:55

    Bombardamenti russi su 9 regioni ucraine

    Le forze russe hanno lanciato attacchi contro nove regioni in tutta l’Ucraina nelle ultime 24 ore, uccidendo almeno una persona e ferendone nove. Lo hanno dichiarato i governatori regionali del Paese, secondo quanto riferito dal Kyiv Independent. Un uomo nella città di Vovchansk, nell’oblast di Kharkiv, è stato ucciso dopo che la sua casa è stata colpita durante un attacco, secondo il governatore dell’oblast di Kharkiv Oleh Syniehubov. Nella stessa regione, due civili – un uomo di 53 anni e una donna di 57 anni – sono rimasti feriti dal bombardamento su un villaggio vicino a Kupiansk che ha anche “seriamente danneggiato” un istituto scolastico. Nell’oblast di Donetsk, il governatore Pavlo Kyrylenko ha riferito che ieri due civili – nella città di Bakhmut e nel villaggio di Vozdvyzhenka (nel distretto di Bakhmut) – sono rimasti feriti. Anche nel Lugansk, il villaggio di Nevske è stato colpito da un “massiccio” bombardamento e una donna di 84 anni è rimasta ferita. Secondo le autorità, ieri la regione di Kherson è stata bombardata 55 volte, ferendo due civili. Anche l’Ucraina occidentale è stata attaccata: le forze russe hanno lanciato missili sulla città di Khmelnytskyi ferendo due civili.