Lazio

Indagati, condannati, prescritti

Latina, uninominale Senato – Claudio Moscardelli (centrosinistra)
Imputato nel processo sui rimborsi della Regione Lazio. Ha votato contro l’autorizzazione ad utilizzare le intercettazioni telefoniche a carico del senatore Antonio Azzollini. Ha votato contro l’autorizzazione a procedere per istigazione al razzismo nei confronti di Roberto Calderoli che aveva paragonato la ministra Kyenge ad un orango. E’ stato tra i 19 senatori del Pd a votare contro la decadenza di Augusto Minzolini, condannato definitivamente per peculato. Corre anche nel proporzionale nel collegio Frosinone-Latina-Fiumicino

Guidonia-Velletri, plurinominale Camera – Micaela Campana (Pd)
Il tribunale di Roma l’ha segnalata alla Procura per la sua deposizione nel processo Mafia Capitale: sono stati trasmessi gli atti per valutare una falsa testimonianza. Durante la sua deposizione disse per 39 volte “non ricordo”

Latina-Frosinone, plurinominale Camera – Claudio Mancini (Pd)
Imputato per l’inchiesta sui rimborsi della Regione Lazio

Latina-Frosinone, plurinominale Camera – Antonio Angelucci (Forza Italia)
Al Senato è stato assente al 99,59 per cento delle votazioni, presentandosi solo a 101 scrutini su 24827. E’ indagato per traffico di influenze per alcuni appalti della sanità del Lazio. Condannato in primo grado a un anno e 4 mesi per truffa e falso per i contributi pubblici ai suoi giornali, Libero e Il Riformista

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Guidonia-Montecelio, plurinominale Senato – Carlo Lucherini (Pd)
Imputato per l’inchiesta sui rimborsi della Regione Lazio. Durante il dibattito sulla legge di Stabilità, nel 2014, fu visto guardare la partita Cagliari-Juventus

Collatino-Viterbo-Guidonia, plurinominale Senato – Bruno Astorre (Pd)
Imputato per l’inchiesta sui rimborsi della Regione Lazio

Collatino-Viterbo-Guidonia, plurinominale Senato – Francesco Scalia (Pd)
Imputato per l’inchiesta sui rimborsi della Regione Lazio

*: in una prima versione di questa parte della lista era stato inserito anche Paolo Quinto, candidato al collegio uninominale del Senato a Roma Collatino. Il suo nome era finito infatti in un lancio Ansa che parlava degli indagati di uno stralcio dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata. In realtà, come precisano gli avvocati, Quinto non è mai stato indagato.

Roma Collatino, plurinominale Senato – Paolo Quinto (Pd)
Indagato per associazione a delinquere nell’inchiesta sul petrolio in Basilicata. Questa parte dell’indagine è stata stralciata e trasferita a Roma

Voltagabbana

Civitavecchia, uninominale Camera – Alessandro Battilocchio (centrodestra)
Ex Nuovo Psi, poi candidato alle Europee con Sel pur essendo sindaco di Tolfa con una coalizione di centrodestra. Nel 2010 si candida in Regione con la Lista Polverini. Ora è in Forza Italia

Frosinone-Latina-Fiumicino, plurinominale Senato – Stefano Pedica (Pd)
Tra gli “allievi” di Cossiga, è stato assistente parlamentare di Francesco D’Onofrio (Dc). Ex Ccd, è stato capo segreteria di Casini. Segue Cossiga lungo le sigle Udr, De e Cde per poi sbarcare nel 2000 nell’Udeur di Mastella. Candidato alle Europee 2004 con il Patto Segni. Ex della Dc di Rotondi, è poi passato all’Italia dei Valori per cui è stato deputato e senatore. Nel 2012 passa al Centro Democratico di Tabacci. Infine sbarca nel Pd di cui diventa dirigente nazionale.

Hanno detto, hanno fatto

Roma Montesacro, uninominale Camera – Marianna Madia (centrosinistra)
Ministra della Pubblica amministrazione. Secondo il Fatto, nel 2008 ha copiato la tesi del dottorato sulla flessibilità del lavoro. Una perizia redatta per un’inchiesta interna dell’Imt di Lucca ha confermato questa ipotesi, spiegando però che “il settore disciplinare all’interno del quale la tesi si situa tollera comportamenti che altrove sarebbero definiti inaccettabili senza che questo costituisca un particolare problema”. La ministra ha annunciato un’azione civile contro il Fatto. Corre anche nel proporzionale, nei collegi di Roma Est e Roma Ovest, nelle liste del Pd.

Roma Eur-Ardeatino, uninominale Camera – Patrizia Prestipino (centrosinistra)
Insegnante, un gruppo di suoi studenti le hanno scritto: “Boia chi molla prof”. Lei ha risposto: “Grandi i miei ragazzi. Vi amo e grazie dell’incoraggiamento”. In un’intervista alla radio ha detto: “Se uno vuole continuare la nostra razza, se vogliamo dirla così, è chiaro che in Italia bisogna iniziare a dare un sostegno concreto alle mamme e alle famiglie. Altrimenti si rischia l’estinzione”. Poi ha chiesto scusa.

Roma Collatino, uninominale Camera – Renata Polverini (centrodestra)
Secondo un’inchiesta dell’Espresso, abitava in una casa dell’Ater con affitto a prezzi popolari. Lei spiegò che lì abitava dalla nascita suo marito. Le opposizioni fecero notare che le case Ater non si possono ereditare e che se il reddito cambia l’abitazione dev’essere liberata. La Corte dei Conti, al termine della presidenza Polverini nel Lazio, scrisse: “La gestione di competenza dell’esercizio 2012 non ha garantito l’osservanza del principio di equilibrio del bilancio, poiché si è conclusa con una differenza negativa rilevante, pari a -4,4 miliardi di euro”.

Roma Torre Angela, uninominale Camera – Barbara Mannucci (centrodestra)
Ha detto: “Se si tratta di veri rifugiati politici, appena arrivano in Italia, è necessaria per loro una castrazione chimica preventiva: quando entrano nel nostro Paese, si dà loro la pasticchetta e e li si castra subito, ancora prima che possano fare qualcosa. Così, sapendo quello a cui sono destinati, non vengono in Italia e se ne vanno da un’altra parte o restano al Paese loro”.

Roma Trionfale, uninominale Camera – Luciano Ciocchetti (centrodestra)
E’ tra i politici che hanno comprato a prezzi molto più bassi dei valori di mercato abitazioni di lusso dall’immobiliarista Sergio Scarpellini.

Guidonia-Montecelio, uninominale Camera – Aldo Cerroni (centrosinistra)
Nel 2017 si è candidato a sindaco contro il Pd e per un “polo civico” bipartisan.

Latina, uninominale Senato – Claudio Fazzone (centrodestra)
Si oppose allo scioglimento per mafia del Comune di Fondi. La villa di sua moglie è stata confiscata per via di una lottizzazione abusiva (il processo penale finì per prescrizione)

Roma Portuense, uninominale Senato – Paola Binetti (centrodestra)
Ha detto: “L’omosessualità è una devianza della personalità”.

Frosinone-Latina-Fiumicino, plurinominale Senato – Emanuele Dessì (M5s)
Ha una casa popolare in affitto a 7 euro al mese e amicizie con il clan Spada di Ostia. Ha firmato un documento in cui dichiara di rinunciare al seggio in caso di elezione e il caso è stato segnalato ai probiviri del Movimento.

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