LO SLOSH TANK – Anche se un criterio antisismico è sicuramente la riduzione della massa di un edificio, un grattacielo non è di per sé più a rischio di una struttura bassa, dipende da come – e su quali basi – siano stati costruiti i piani. Basta guardare come oscillano i grattacieli giapponesi durante i terremoti, senza però crollare o riportare danni. E a proposito di piani alti, ormai è consolidata la tecnica dello ‘slosh tank’, basata sul principio che una massa notevole di acqua può contrastare il periodo di risonanza. Si tratta di un grosso serbatoio pieno di fluido viscoso collocato nei piani più alti. Durante il terremoto, il fluido oscilla avanti e indietro, ma il suo movimento viene rallentato da intercapedini che impediscono al serbatoio di entrare in risonanza con le onde sismiche.

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Terremoti: case che “levitano”, sfere antisismiche e pareti “appiccicose”. Ecco come ci si difende nel resto del mondo

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