de lorenzoLa “Struttura” sarebbe nata dall’aborto del colpo di stato, “il Piano Solo” che abbiamo appena trattato. Amos Spiazzi ha confermato che la Struttura era “parallela alla struttura ufficiale del Sid  chiamata ‘I’ , ed ha operato sempre in funzione anticomunista”. I membri che operano in questa struttura godono di un nullaosta di sicurezza (NOS), di livello superiore al COSMIC, che ufficialmente dovrebbe essere il livello di sicurezza più elevato. Questa gerarchia, nata fuori dalle istituzioni, ha determinato strane situazioni, perché talvolta personalità di massimo livello istituzionale non vengono considerate abbastanza affidabili, e di conseguenza il super-comitato può anche decidere di provocare il “siluramento” politico del soggetto indesiderato”. Riportiamo alcune delle sue dichiarazioni in aula durante il processo che fu costretto ad  affrontare.

– Come lei forse saprà, io ho chiesto, prima di essere interrogato, di essere dispensato dal segreto, al quale, nel mio ruolo, sono tenuto, ma il mio generale mi ha vietato nel modo più assoluto di rivelare informazioni coperte da segreto. Durante il processo è venuto in aula, e davanti al magistrato ha detto in modo plateale: “ parli pure liberamente”. Ma mentre mi diceva questo, guardandomi dritto negli occhi, con la mano che aveva poggiata sul ginocchio, mi faceva chiaramente segno di no, muovendo l’indice a destra e a sinistra.. Comunque non ho parlato.
– Di cosa è accusato, colonnello?
– Di cospirazione politica e insurrezione armata contro lo Stato: in particolare di aver partecipato a un tentativo di golpe e di essere un affiliato della cosiddetta Rosa dei Venti
– Lei ha dichiarato che all’origine dei vari golpe nei quali è stato coinvolto c’era una organizzazione dentro l’organizzazione che ha praticamente spezzato in due i nostri servizi di sicurezza.
– Dentro le istituzioni ci sono persone che appartengono a una organizzazione che non ha finalità eversive e tanto meno criminose, ma si propone di proteggere le istituzioni vigenti contro ipotetici avanzamenti dei comunisti nel nostro Paese. Questa organizzazione ha una struttura gerarchica non necessariamente coincidente con quella delle forze armate. Ovviamente all’interno di questa struttura ci si riconosce non tanto per frequentazione personale, quanto per mezzo di segni convenzionali. Io ad esempio non conosco tutti i membri di questo sistema e non so da chi e come vengano scelti, pur supponendo che ci si basi su criteri non troppo diversi da quelli che vengono utilizzati per scegliere gli ufficiali dei servizio Interno, cioè criteri di sicurezza. Voglio aggiungere che questo organismo non si identifica in nessun organismo di sicurezza ufficiale.

– Lei mi sta dicendo che esiste una organizzazione clandestina dentro il nostro Stato che non risponde alla gerarchia ufficiale ma solo ai suoi riferimenti politici anticomunisti?
– Ho fatto oggi delle dichiarazioni che non avrei mai dovuto fare sull’esistenza di un organismo di sicurezza interno, segreto, ma le ho fatte perché ritengo che abbia una sua funzione legale e debba essere tutelato come gli altri organismi dello Stato. Che io sappia esiste dal 1972, si tratta di una organizzazione caratterizzata da una gerarchia verticale e che è parallela alle istituzioni ufficiali. Ad esempio, uscendo da questo studio io non potrei mettermi in contatto direttamente con il personaggio a me superiore, che mi hai dato l’ordine di predisporre l’incontro con i finanziatori, ma sarebbe lui a farmi contattare. Solo chi è al vertice conosce tutta la struttura ed esistono, a vari livelli, dei vertici parziali. Inserirsi in questo reticolo è impossibile e comporterebbe dei rischi notevolissimi per chi lo facesse.
Per entrare in questa organizzazione occorre avere sentimenti anti-marxisti e aver svolto determinati compiti informativi nelle caserme. Non si chiede di entrare a farne parte, perché, di fatto, il chiederlo implica l’entrare in contatto con un terminale dell’organizzazione, ma si viene scelti, dopo essere stati osservati. La gerarchia di questa organizzazione segreta, dai cui ordini dipendono i sottoposti, non coincide necessariamente con quella della struttura ufficiale, col risultato di possibili sovrapposizioni e conflitti nell’esecuzione dei comandi.
Suppongo che in questa rete di militari e civili abbiano una parte parecchio rilevante le organizzazioni criminali del sud, ma sono ipotesi che non posso dimostrare, avendo io da sempre operato nel solo quadrante nord est.

La testimonianza di Amos Spiazzi non è stata l’ unica a far affiorare l’ esistenza di questa rete  parallela, anche Vincenzo Vinciguerra l’ autore della strage che ha ucciso tre carabinieri a Peteano nel 1972 ha dichiarato nel corso delle sue interviste:

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