A un anno dalla morte di Lorenzo Parelli, lo studenti di 18 anni che il 21 gennaio del 2022 perse la vita per un incidente in una azienda in provincia di Udine, mentre svolgeva uno stage previsto dall’alternanza scuola lavoro, la Rete degli Studenti Medi del Lazio e la Fiom Cgil Roma e Lazio sono scesi in piazza con un presidio ai piedi del Ministero dell’Istruzione per chiedere la fine dei PCTO, i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.


“L’alternanza scuola lavoro per come è adesso va abolita – ha dichiarato Michele Sicca, della Rete degli Studenti Medi del Lazio – un rapporto fra scuola e lavoro può esistere, ma deve basarsi sulla formazione dei diritti e della sicurezza e non sul precariato e sullo schiavismo”.

Dal presidio gli studenti fanno sapere di aver fatto un sondaggio per cercare di capire come i diretti interessati hanno vissuto le esperienze di stage: “Il 40% ritiene di non aver imparato nulla a proposito dei propri diritti, uno su due dice che i PCTO sono stati poco inerenti al percorso di studi – ha aggiunto Alice Pettinari, sempre della Rete degli Studenti Medi del Lazio – ci aspettavamo questi dati perché le storie che ci vengono raccontate sono solo storie di persone che fanno alternanza al McDonald’s o che finiscono a fare le fotocopie”.

Gli studenti interpellati sono stati circa millecinquecento in tutta la regione, l’1% di quelli che frequentano il triennio e che quindi svolgono l’alternanza scuola lavoro.
“In Italia è possibile superare le norme e poi avere un condono – ha dichiarato Fabrizio Potetti, segretario della Fiom Cgil di Roma e Lazio parlando delle morti bianche – quando succedono queste cose, se viene accertato un dolo, noi pensiamo che le pene debbano essere durissime e soprattutto devono essere applicate”.

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