Il mese di novembre è il mese dedicato a onorare Tutti i Santi e a Napoli questa devozione da molti secoli è particolarmente sentita ed onorata. Basti pensare alla bellissima poesia A livella di Totò.

I napoletani da secoli sono consapevoli che il lavoro quotidiano e indefesso di Tutti i Santi sia certamente più reale, concreto ed efficace di qualunque governo umano si avvicendi alla guida della nostra città. Basti pensare al lavoro eccezionale e riconosciuto del nostro Patrono S. Gennaro che non solo deve pensare a tenere a bada le quotidiane turbolenze dei nostri vulcani Vesuvio e Campi Flegrei, ma che ogni giorno si deve preoccupare pure di non peggiorare la nostra già precaria situazione cercando di evitare disastri aggiuntivi dovuti solo alla insipienza del malgoverno umano.

Proprio nel punto del Porto di Napoli dove è stata collocata la Statua del nostro Santo patrono, cui la devozione popolare attribuisce di avere fermato la lava che stava per distruggere Napoli nella (modesta) eruzione del 1600, il Santo ha dovuto far tornare alla ragione chi voleva piazzare in quel luogo, oltre ai milioni di litri di benzina già presenti nei depositi mai delocalizzati dei petrolieri e di fianco a un enorme impianto deposito Gpl, anche un “ecologico” impianto a Gas naturale: tutti ubicati ovviamente in piena zona rossa e gialla del vulcano Vesuvio. In caso di eruzione anche minima, tra duemila anni al centro di Napoli non avrebbero trovato neanche i calchi in gesso come a Pompei e si sarebbero domandati cosa fosse successo di cosi tragico ma non registrato in Natura.

I nostri Santi e Medici anargiri come San Ciro di Alessandria e San Giuseppe Moscati, entrambi venerati agli altari della Chiesa del Gesù in Napoli ma che danno il nome a tantissimi cittadini specie a Portici, devono fare gli straordinari ogni giorno per salvare e proteggere gli ignari cittadini di Napoli e Portici massacrati dalle polveri sottili senza saperlo e quindi da ictus, infarti e cancro al polmone molto più che in pianura padana!

Proprio in questi giorni un carissimo amico porticese, importante cronista de Il Mattino, mi ha comunicato di avere appena scritto un libro dedicato a S. Ciro, ricostruendone storia e devozione millenaria a Napoli, ignorando che a Portici (Asl Na 3) sanno con dati aggiornati comunque all’arcaico 2017 che la tragica situazione di eccesso di polveri sottili è fonte certa di ictus, infarti e cancri del polmone più che in tutta Italia, mentre i cittadini di San Giovanni, Barra e Ponticelli (Asl Napoli 1 centro e Napoli est) neanche lo sanno perché i dati sanitari sono ancora fermi al preistorico 2012!

E non parliamo del non napoletano, e bianconero per saio, San Gaetano da Thiene, diventato copatrono della città nel Seicento e indicato quale “Santo della Divina Provvidenza” per avere salvato dalla bancarotta e dalla tragica e mortale povertà i napoletani dell’epoca. Se non si muove San Gaetano anche oggi proteggendo il sindaco bianconero Gaetano Manfredi nella sua disperata ricerca di fondi statali per salvare dalla bancarotta il Comune di Napoli, nessuno sa come potremo salvarci anche oggi.

A Napoli i Santi e i miracoli esistono veramente, operano ogni giorno, anche oggi, e ci aiutano a sopravvivere e a combattere il Male. Napoli da sempre è la città dove ogni cittadino avverte nel proprio sangue e nella propria carne questa quotidiana Battaglia tra il Bene e il Male ma oggi nel terzo millennio lo avvertiamo molto di più. Non è certo per caso ma per Divina Provvidenza che, per ricordarcelo e obbligarci a un inevitabile impegno, sia stato scelto come nostro Arcivescovo Don Mimmo Battaglia! In nomen omen.

E così, mentre persino la dizione Terra dei Fuochi deve scomparire dal nostro linguaggio per volontà del nostro Presidente, Governatore, Re, Imperatore Vincenzo De Luca, i magistrati intervenuti al Convegno della Polieco a Napoli (Hotel Excelsior 8-9 ottobre 2021) ci comunicano che non solo Terra dei Fuochi non si è mai spenta ma che oggi è entrata nella sua terza fase, quella del ritorno dei rifiuti tossici al sud, non solo d’Italia ma del mondo intero. Il Bene e il Male combattono la loro Armageddon al Parco Verde di Caivano.

Qui i cittadini onesti sono costretti a sopravvivere assediati dalla camorra e dagli spacciatori, ma è anche il luogo dove la Provvidenza ci permette di festeggiare il compleanno della bellissima Aurora, ammalata di cancro più di cinque anni fa (la cui prognosi non superava i sei mesi di vita!) e che oggi festeggia i suoi meravigliosi 15 anni grazie anche all’Amore della “madre” Marilena e del “padre” Maurizio. I Santi ed i miracoli esistono! E a Napoli si vedono e si toccano con mano ogni giorno! Che sia Aurora il segno del nostro nuovo giorno!

A Napoli chi fatica e fa gli straordinari veramente ogni giorno per salvarci tutti sono sempre Tutti i Santi, sia quelli del Paradiso ma anche quelli che Dio lascia ancora vivere in questa Terra per rassicurarci, guidarci e donarci la Speranza di andare avanti comunque.

E Sant’Antonio che fa: resta a guardare? Tutt’altro, parla e straparla sempre, e aiuta i pazzi come me a non permettere che a Napoli si viva, e soprattutto si muoia, felici e contenti, perché ci vogliono ignoranti e soprattutto silenti. Noi siamo quelli del Paese dove ieri si diceva: ”ca’ nisciuno è fesso!” E dove i nostri figli oggi gridano con orgoglio: “Siamo tutti gretini!”

Articolo Precedente

Plastica, più di 8 milioni di tonnellate riversate nell’ambiente a causa della pandemia: 25mila sono finite negli oceani

next
Articolo Successivo

Performance climatica, l’Italia perde tre posti nella classifica. E gli Usa fanno peggio della Cina. Legambiente: “Serve inversione di rotta”

next