Bagarre a La Zanzara (Radio24) tra il deputato della Lega, Alessandro Morelli, e i conduttori della trasmissione, Giuseppe Cruciani e David Parenzo, sul blitz del leader del Carroccio, Matteo Salvini, presso l’abitazione di una famiglia di tunisini, alla periferia di Bologna.
Prima dell’intervista, Cruciani fa ascoltare uno stralcio dell’invettiva pronunciata da Fabio Volo contro l’ex ministro dell’Interno, nella sua trasmissione “Il volo del mattino”. Le parole di Volo sono state poi duramente condannate da Linus, direttore artistico di Radio DeeJay, motivo per il quale il podcast della puntata del 22 gennaio è stato rimosso dal sito ufficiale della radio.
Morelli definisce Volo “un poveraccio” e “coniglio” chi ha deciso di togliere la puntata dal sito.

Inevitabile la difesa nei confronti di Salvini e del suo deplorato gesto di citofonare all’abitazione della famiglia tunisina, su segnalazione di una signora del quartiere: “Salvini è un eroe. Ed è eroica anche la signora che ha fatto civilmente e civicamente quello che ogni cittadino dovrebbe fare, cioè segnalare i problemi delle periferie”.
Cruciani e Parenzo dissentono, ma il presidente leghista della Commissione Trasporti è irremovibile: “Quando andrete a vivere al Gratosoglio, a Milano, allora ne parleremo”.

“Nessuno ha diritto di citofonare a qualcuno e rompergli tecnicamente i coglioni – ribatte Parenzo – Altrimenti domani si dovrebbe andare a citofonare a via Bellerio (via in cui è sita la sede leghista di Milano, ndr) e chiedere: ‘Scusi, è lei quello dei 49 milioni di euro?’“.
L’ex direttore di Radio Padania ride e risponde: “Quando non sapete cosa dire, quella dei 49 milioni è l’unica cosa che tirate fuori.Io invece godo, Parenzo. L’altro giorno a “La verità” ho detto che noi della Lega dovremmo fare dei busti ai Vauro. Ai Fazio e a quella gente lì. Scusami, Parenzo, perché ti ho dimenticato. Anche grazie a te e a tutte le cazzate che dici ogni sera a La Zanzara, noi vinceremo in Emilia Romagna. E adesso vado a Bibbiano“.

Parenzo replica ripetendo “49 milioni”, Cruciani discorda dalla tesi del leghista. E lui controbatte: “Stiamo parlando di un pregiudicato. Secondo voi, Salvini ha sbagliato perché ha rotto i coglioni a un pregiudicato. Se uno non ha problemi, al citofono risponde e dice: ‘Buonasera, si sta sbagliando di grosso’. E invece no. Io, al suo posto, lo avrei invitato a bere un caffè. Qual è il problema? Caspita! Hai Salvini che ti citofona. Se mi citofonasse Renzi, io lo inviterei a bere un caffè. Noi cerchiamo di difendere il popolo italiano e in questo caso quella signora. E sono fattacci nostri, perché gli italiani ci votano proprio per questo. Fatevene una ragione”.
Se uno mi citofona a casa e mi rompe i coglioni, mi sento in diritto di fargli un gavettone d’acqua dal balcone“, commenta Parenzo.
“E faglielo – risponde Morelli – Loro non l’hanno fatto. Quella famiglia invece poteva fare pace con la signora, chiarire tutto e assicurare che loro erano persone specchiate e bellissime”.

La polemica prosegue per svariati minuti. Morelli, incalzato da Cruciani, ribadisce il proprio assunto. E Parenzo lo ammonisce: “La giustizia in mano a te è un brivido. Vai a suonare il citofono a Scampia e nei quartieri difficili della Calabria! Vai a fare il galletto lì. Vai lì, fatti tutti i selfie, ma vacci da solo e senza la scorta“.