Nuove tensioni a Parigi nel quinto sabato di mobilitazione dei gilet gialli, il movimento che nelle ultime settimane si è diffuso in Francia e ha messo in seria difficoltà il governo di Emmanuel Macron. Sono state circa 2mila le persone che hanno manifestato in una Ville Lumière ancora una volta blindata. Un migliaio si sono radunati in Place de l’Opera, nel centro della città. Poco più di mille invece quelli che questa mattina hanno marciato lungo gli Champs- Élysées in direzione Concorde, con l’intenzione di raggiungere l’Eliseo. Tranquilli anche i negozianti, come i grandi magazzini Lafayette e Printemps, che, mentre la scorsa settimana avevano chiuso i battenti, questo sabato hanno deciso di rimanere aperti.

Dopo la calma della prima parte della mattinata, i manifestanti che puntavano all’Eliseo ha acceso dei fumogeni mentre tentava di aggirare il blocco della polizia passando attraverso strade laterali in direzione del Trocadero. Le forze dell’ordine hanno risposto usando i gas lacrimogeni. Qualche contatto tra forze dell’ordine e dimostranti è stata registrate anche nel primo pomeriggio: i manifestanti hanno lanciato oggetti contro i poliziotti in assetto antisommossa, che hanno risposto con una serie di brevi cariche. Tensioni anche a fine giornata, quando la polizia ha cercato di evacuare la zona per mettere fine alla manifestazione. La polizia, per alleggerire la pressione e sgomberare la grande avenue parigina ha fatto uso di idranti.

Sugli Champs cinque ragazze vestite da Marianna, simbolo della Repubblica francese, sono rimaste una buona mezz’ora immobili e a seno nudo nonostante il gelo davanti agli scudi della polizia.
Anche se qualcuno ha inizialmente pensato potesse trattarsi delle Femen, celebri per le loro dimostrazioni di protesta, i media francesi hanno spiegato che si trattava di una performance artistica della franco-lussemburghese Deborah de Robertis, nota per essersi spogliata in diversi musei francesi.

Nel pomeriggio i manifestanti hanno improvvisato un sit-in con le mani sulla testa, ricordando le immagini degli studenti che una decina di giorni fa, a Mantes-la-Jolie, sono stati obbligati a rimanere a lungo in questa posizione dopo essere stati fermati dalla polizia. Il bilancio delle persone identificate, comunicato dalla prefettura, è salito a 95 persone, 63 di queste poste in stato di fermo, numeri che restano al di sotto di quelli registrati il precedenti weekend quando a inizio pomeriggio le persone identificate erano oltre 500 e 300 quelle fermate.

 

A metà del Grand Avenue i ‘gilet gialli’ sono stati bloccati dalle forze dell’ordine, cominciando a gridare i loro slogan “Macron, dimettiti” e “Macron, attento, arrivano i Robin Hood”. Secondo fonti della polizia, citate sempre da Le Figaro, questa mattina sono state fermate 46 persone, otto delle quali sono state poi arrestate. L’8 dicembre, il giorno in cui quasi 10mila ‘gilet gialli’ hanno messo a ferro e fuoco Parigi, alle 10 del mattino la polizia aveva già fermato 320 persone. Più sostenuta è la mobilitazione in provincia, nel sud, a Marsiglia, e sulla A6, l’autostrada che porta verso l’Italia, divisa in due da un blocco stradale.

Nel resto del paese si sono mobilitati circa 16mila gilet gialli contro i 22mila di sabato scorso. Al momento si registrano 199 presidi di manifestanti per bloccare le strade, contro i 297 dell’altra settimana. Intanto sulla nazionale 2 a nord-est della Capitale, secondo quanto riferito dalla radio France Bleu Picardie, si è registrata la settima vittima dall’inizio delle manifestazioni. Secondo la ricostruzione la vittima, una donna, era in moto con il compagno. Quando sono rimasti coinvolti in un blocco stradale dei gilet gialli, l’uomo ha fatto inversione di marcia ma sull’altra corsia arrivava una vettura che li ha travolti. La donna, 44 anni, è morta sul colpo. Poco dopo è successo un ulteriore incidente stradale dove ha perso la vita l’ottava vittima a margine dei blocchi stradali. È accaduto, secondo la prefettura della regione Nord, alla frontiera con il Belgio, in località Erquelinnes.

Gilet in piazza anche a Bruxelles – Per il terzo sabato consecutivo i gilet gialli hanno manifestato anche a Bruxelles. Al corteo, che si muove nelle strade del quartiere delle istituzioni europee, il numero di partecipanti tuttavia è ridotto, e alcuni media parlano di poco più di un centinaio di persone. Momenti di tensione si sono registrati all’altezza di piazza Luxembourg, dove si trova la sede dell’Eurocamera, interdetta al percorso dei manifestanti. Il corteo si è poi mosso, in modo abbastanza composto, lungo rue Belliard.

Una cinquantina di persone sono state sottoposte a fermo, stamani, durante le operazioni di filtraggio della polizia alle stazioni ferroviarie. Alla manifestazione, che si è da poco conclusa, secondo quanto hanno denunciato gli stessi gilet gialli, si era aggiunto anche un nutrito gruppo di militanti del partito di estrema destra Nazione.

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