“Avevamo la delinquenza italiana, teniamocela. Non prendiamo quella di altri stati”. Una trentina di persone ieri sera hanno dato vita a un presidio, a nella zona sud di Torino “contro il degrado”. Via Artom, nel quartiere di Miriafiori, è stata per decenni una delle periferie più pericolose della città. Qui , a pochi passi dallo stabilimento della Fiat, il Comune aveva costruito centinaia di alloggi popolari. Con un’unica via d’accesso, l’area – che comprende il grande parco Colonnetti – era diventata il bronx di Torino. Con grande sforzo, e tanti soldi delle Olimpiadi del 2006, la prima giunta Chiamparino aveva iniziato il processo di riqualificazione dell’area. Oggi però la popolazione si scopre ‘intollerante’ alla piccola criminalità e ai rom. “Vent’anni fa c’era la delinquenza – spiega una della animatrici del comitato ‘Riprendiamoci il Quartiere‘ – ma a noi del quartiere non facevano nulla”. Il presidio, protetto da decine di camionette delle forze dell’ordine, si è sciolto dopo circa un’ora, mentre a qualche centinaio di metri di distanza centinaia di antifascisti urlavano slogan per l’integrazione tra italiani e migranti di Cosimo Caridi
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