La prima commissione del Consiglio superiore della magistratura che si occupa dei trasferimenti per incompatibilità ambientale i giudici e Pm, ha aperto un fascicolo sul procuratore di Palermo Francesco Messineo che è indagato, a Caltanissetta, per violazione di segreto istruttorio. 

Il capo dei pm palermitani è finito nel registro degli indagati per un’intercettazione indiretta. L’alto magistrato sarebbe stato captato mentre parlava al telefono con un dirigente di un importante istituto di credito, che avrebbe chiesto informazioni in merito ad un’indagine in corso. L’inchiesta riguardava proprio la banca nella quale presta servizio l’interlocutore indagato di Messineo. Ed è per questo che la conversazione è stata registrata dalla Dia, che dopo aver ascoltato hanno inviato tutti gli atti alla procura di Caltanissetta, quella competente per le indagini sui magistrati palermitani. La conversazione tra Messineo e il manager, l’ex direttore generale di Banca Nuova Francesco Maiolini,  risale al 12 giugno scorso. Maioli, sotto controllo per un’altra indagine – di riciclaggio aggravato condotta dalla Dda – chiede a  Messineo spiegazioni su un avviso di identificazione ricevuto e relativo a una indagine per usura. Messineo è stato interrogato per cinque ore lo scorso dicembre e  sul contenuto del lungo interrogatorio c’è stato il massimo riserbo. Nessun commento dalla Procura di Caltanissetta, né dal legale che ha accompagnato Messineo. Oggi l’iniziativa del Csm. 

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