Un disastro completo
La delusione non sta solo nel risultato: il 2 a 0 per la Svizzera firmato da Freuler e Vargas che condanna l’Italia. La delusione sta soprattutto nel modo in cui la Nazionale saluta gli Europei da campione in carica. Zero gioco, zero idee, zero ritmo. Insomma, nulla da salvare nella squadra del ct Spalletti. Un disastro completo. Con la Svizzera, va detto, l’Italia non poteva considerarsi sfavorita. Si parla tanto di carenza di qualità nei giocatori, ma gli elvetici ci hanno battuto prima come collettivo. Ci hanno dato una lezione di calcio. Sono considerazioni che vanno oltre una bruciante eliminazione precoce. Su quali base si costruisce ora un futuro? Qual è la rotta verso il Mondiale 2026?
Un’Italia senza gioco, senza gambe e senza cuore esce quindi meritatamente di scena agli ottavi di finale dei campionati Europei di Germania 2024. All’Olympiastadion di Berlino, teatro del trionfo mondiale del 2006, gli azzurri perdono 2-0 con la Svizzera che surclassa i ragazzi di Spalletti in tutte le zone del campo. Sin dai primi minuti gli elvetici sono padroni del campo. Al 37′ la Svizzera va in gol con l’inserimento di Freuler che controlla e calcia battendo Donnarumma. Al primo minuto di recupero Svizzera a un passo dal raddoppio: calcio di punizione di Rieder, Donnarumma con l’aiuto del palo devia in angolo.
A un primo tempo pessimo segue un inizio di ripresa imbarazzante. Fagioli sbaglia il disimpegno, recupera palla Aebischer che serve Vargas libero in area: controllo e tiro a giro imparabile per Donnarumma. Manca ancora tutto un tempo da giocare, ma l’Italia produce il nulla. Da segnalare un’unica occasione: gran palla di Zaccagni, tocco di Scamacca da due passi e palo pieno. Nel finale gli azzurri attaccano a pieno organico ma senza convinzione. Dopo solo due minuti di recupero Marciniak fischia la fine della partita e dell’Europeo dell’Italia. Da Wembley sono passati solo tre anni, ma quella vittoria contro l’Inghilterra oggi ha il sapore di un’allucinazione collettiva, svanita troppo in fretta.