Seduti sui gradini del ministero dell’Istruzione muniti di tablet, pc, smartphone e libri di testo, un gruppo di studenti ha manifestato la propria contrarietà alla chiusure delle scuole medie e superiori e al ricorso della didattica a distanza. “Bisogna proteggere il diritto allo studio”, è il messaggio lanciato dal movimento Priorità alla Scuola e Rete degli Studenti Medi, organizzatori del sit-in. Secondo gli studenti ancora oggi le lezioni online soffrirebbero problemi legati alla connessione internet, alla mancanza di linee guida e di formazione per i docenti.

“Il pericolo”, spiega Giorgio Carratta, coordinatore della Rete degli Studenti Medi Roma, “è quello di rendere più profonde le diseguaglianze proprio in un momento in cui non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno. In una fase complessa come quella che stiamo vivendo le forme di didattica a distanza sono uno strumento d’emergenza necessario, ma questo non vuol dire che le istituzioni possano ignorare le problematiche della ‘dad’ per come viene svolta oggi. La crisi sanitaria ha reso ancora più chiaro che la scuola ha bisogno di seri investimenti sia in legge di Bilancio sia attraverso la Next Generation EU”.

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La mascherina obbligatoria per i bimbi di medie e elementari non aiuterà certo nella didattica

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