“E’ il primo atto della storia della Repubblica Italiana per l’urgenza ambientale, è una bella svolta. Ed è l’atto normativo del nuovo governo che inaugura il Green New Deal: il primo pilastro di un edificio le cui fondamenta sono la legge di bilancio e il Collegato ambientale, insieme alla legge Salvamare, in discussione alla Camera, e a Cantiere ambiente, all’esame del Senato”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato l’approvazione in consiglio dei ministri del decreto Clima, dopo due settimane di rinvii e indiscrezioni sulle bozze del provvedimento. Il premier Giuseppe Conte ha confermato che “è un primo assaggio” del cosiddetto ‘Green New Deal’, ma “stiamo lavorando ad altri progetti che dipaneremo tra pochi mesi”. Conte ha citato anche due progetti pilota nel campo delle energie rinnovabili: “Uno è quello che varerò tra pochi giorni a Ravenna, dove sarà inaugurata una piattaforma che consentirà di ricavare energia dal moto ondoso. Poi c’è il progetto, ormai a portata di mano, dellidrogeno: un’energia pulita, a disposizione, che costerà sempre meno“.

Resta fuori, come ufficializzato ieri, il taglio dei sussidi dannosi per l’ambiente, aspetto che verrà affrontato nella manovra. Ci sono, invece, gli incentivi fino a 5mila euro ai commercianti per la realizzazione di “green corner” per la vendita di prodotti sfusi e il buono mobilità per le città e le aree sottoposte a infrazione europea per la qualità dell’aria: fino a 1500 euro per la rottamazione dell’auto fino alla classe euro 3 e fino a 500 euro per i motocicli a due tempi, a patto che vengano sostituiti con abbonamenti al trasporto pubblico o biciclette a pedalata assistita. “Abbiamo stanziato in tutto circa 450 milioni di euro, utilizzando le aste verdi (la vendita delle quote di emissione di Co2, ndr)”, ha spiegato Costa. “Ed è una norma che si rifinanzia ogni anno proprio perché utilizzo questo meccanismo”.

Tra le principali novità, oltre al buono mobilità, c’è l’istituzione di un fondo di 40 milioni per i Comuni per la realizzazione o l’ammodernamento delle corsie preferenziali e un fondo di 20 milioni di euro per realizzare o implementare il trasporto scolastico per gli alunni delle scuole elementari e medie con mezzi ibridi, elettrici o non inferiori a euro 6. Inoltre, 30 milioni di euro saranno destinati alla piantumazione e al reimpianto degli alberi e alla creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane. E ancora: saranno aumentati i poteri e le risorse dei commissari che si occupano delle bonifiche delle discariche abusive e della depurazione delle acque, per risolvere il problema storico delle infrazioni ambientali.

Venti milioni saranno destinati ai commercianti che venderanno prodotti sfusi in “green corner” ad hoc. Infine l’Ispra, Istituto superiore per la ricerca ambientale di cui si avvale il ministero dell’Ambiente, realizzerà un database pubblico, grazie a una dotazione di un milione e mezzo di euro, per la trasparenza dei dati ambientali. I concessionari di servizi pubblici dovranno rendere disponibili in rete i risultati delle rilevazioni effettuate.

Quanto ai sussidi dannosi, “la nostra idea è fare un taglio costante negli anni, da qui al 2040, ma senza penalizzare nessuno”, ha spiegato il ministro. “Con le necessarie limature e concertazioni cercheremo di dar luce al miglior provvedimento possibile, con l’obiettivo principale di tutelare l’ambiente, salvaguardando al tempo stesso il nostro sistema produttivo“.

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