LE CONSEGUENZE - 2/5
Tutto ciò comporta controlli serrati fuori dai luoghi dell’evento attuati dal personale preposto, che ha l’obbligo di controllare i documenti di identità degli spettatori. Soddisfazione da parte del deputato Sergio Battelli del Movimento 5 Stelle (presidente della Commissione Politiche Ue alla Camera), primo firmatario della legge, e dalle Associazioni dei consumatori, che vedono così uno spiraglio di luce nel caotico mondo del secondary ticketing. Sul piede di guerra, invece, gli organizzatori degli eventi live che vedono la norma non efficace, costosa e non idonea per combattere i bagarini.
Cosa succede nell’atto pratico? Un esempio si è avuto già in occasione della tappa italiana del tour internazionale di Ed Sheeran lo scorso 16 giugno allo Stadio Olimpico di Roma, dove, ancora prima che diventasse obbligatorio, si sono tenute le prime “prove tecniche” per i biglietti nominali. L’entourage del cantautore, infatti, ha voluto che venisse applicata questa regola per il concerto romano. Il risultato? Qualche piccola fila al ritiro dei biglietti, e certamente molto personale in più – rispetto al normale – impiegato per controllare i documenti agli ingressi.