Musica

Concerti, biglietti nominali obbligatori dal primo luglio: ecco cosa cambia con la nuova legge

Per combattere la rivendita attraverso canali non ufficiali di biglietti a prezzi gonfiati, dal primo luglio 2019 per i grandi eventi dal vivo oltre cinquemila persone, è obbligatorio che sui biglietti ci sia nome, cognome, luogo e data di nascita di chi acquista materialmente fino a 4 biglietti (che deve essere presente all'ingresso con gli altri tre partecipanti)

di Andrea Conti

Riflettori puntati sulla legge 145, approvata lo scorso dicembre, che forse ai più non dice nulla, ma è in realtà molto importante sia per l’industria della musica dal vivo, sia per chi è appassionato di concerti e acquista i biglietti. Per combattere la rivendita attraverso canali non ufficiali di biglietti a prezzi gonfiati, il cosiddetto fenomeno del “secondary ticketing”, dal primo luglio 2019 per i grandi eventi dal vivo previsti per oltre cinquemila persone, è obbligatorio che sui biglietti ci sia nome, cognome, luogo e data di nascita di chi li ha acquistati. Valida anche fino a tre accompagnatori. Per intenderci sono concerti da oltre 5mila persone quelli negli stadi, nei nei palasport, in alcuni grandi teatri e molti degli eventi estivi in location da grandi capienze, ne sono quindi toccati tutti i big della musica italiana, per citarne solo alcuni: Vasco, Cesare Cremonini, Ligabue, Lorenzo Jovanotti, Tiziano Ferro, Laura Pausini, Alessandra Amoroso, Ultimo, Renato Zero, Fedez, fino a star internazionali come i Muse, Coldplay, U2, Metallica, Bruce Springsteen, Beyoncè. Tutti grandi nomi che (quasi sempre) programmano tour in luoghi che oltrepassano i 5mila posti di capienza.

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