“Un libro che non parla della classica mafia, ma di una criminalità organizzata da colletto bianco, che ha coinvolto la più importante azienda di Stato, Finmeccanica“. Così Alessandro da Rold descrive il suo ultimo libro inchiesta “Pecunia non olet”, presentato lunedì 21 gennaio alla Feltrinelli di Milano. Il giornalista ha ricostruito la storia di Vito Palazzolo, colui che è accusato di essere stato l’ex tesoriere di Bernardo Provenzano e Totò Riina, e che è riuscito a fare affari per conto di Finmeccanica entrando nei salotti buoni del commercio internazionale. “Ho voluto fare anche un omaggio a Falcone, che aveva indagato, negli anni ’80, sia sulle infiltrazioni della mafia nelle imprese statali, che su Vito Palazzolo.”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione