LORO 1 di Paolo Sorrentino. Con Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio. Italia 2018. Durata: 104’ Voto 3,5/5 (DT)

Tra affaristi, papponi, prostitute, e politici corrotti, la corte dei miracoli che gira attorno a Silvio Berlusconi all’incirca nel 2006. Al centro un giovane magnaccia di Taranto che assieme alla moglie ha la folgorazione quando vede il tatuaggio del viso dell’ex premier sulla natica di una prostituta: farsi accogliere alla corte di “Lui” in Sardegna mostrandosi a pochi metri dalla sua villa mentre dà un party con decine di ragazzine zeppe di MDMA pronte ad offrirsi. Intanto Berlusconi nella sua silenziosa dimora è alle prese con la riconquista della moglie Veronica Lario. L’attesa del film politico su Berlusconi si sfarina in godibilissima farsa ad altezza tinello dei potenti. Sorrentino filma da vicino le sue maschere deformate del potere e annienta le distanze tra uomo comune e celebrità usando l’arma del grottesco. Un’ora di film un po’ più interlocutoria sul codazzo che ricorda decadenti e mesti echi, terrazzi e svolazzi formali da La Grande bellezza; poi quaranta minuti di Berlusconi che battibecca con Veronica che si bevono tutti d’un fiato. Loro 1 è un film divertente, senza ermetiche pretese estetiche, e con una bella sfilza di animalesche apparizioni surreali. Servillo veste i panni (estivi) di Berlusconi centrando non tanto l’accento milanese (improbabile) quanto una determinata sicumera nel cantilenare le affermazioni spiritose più o meno vere dell’originale (“Non ho niente contro gli omosessuali, un 25% di me è gay solo che è lesbico”, B. l’ha detta davvero).

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