Tra i ripescati non ci sono soltanto Bersani, Boldrini, Franceschini e Minniti. Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, è stata sconfitta all’uninominale nel suo comune, Ceppaloni, dalla candidata del M5S Danila De Lucia. Ma nei collegi plurinominali del Senato conquista il seggio sia a Benevento sia a Napoli, dove era seconda nella lista di Forza Italia. Anche Grasso, perdente all’uninominale, si aggiudica un nuovo seggio al Senato grazie al paracadute del proporzionale. Sempre in Sicilia scattano per Leu Guglielmo Epifani e Erasmo Palazzotto. Anche i candidati ministri alla Giustizia e ai Rapporti con il Parlamento del M5S, Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, si salvano grazie al listino bloccato del proporzionale così come, per il Pd, Lucia Annibali, sconfitta nell’uninominale a Parma. Per il centrodestra passa Adriano Galliani, capolista nel proporzionale del collegio Lombardia 3 per il Senato, visto che la coalizione è prima con oltre il 52 per cento.
Torna in Parlamento, riconfermato al Senato, Luigi Cesaro. L’esponente forzista è stato raggiunto da un avviso di garanzia per voto di scambio poco prima della presentazione delle liste, ma il partito l’ha candidato lo stesso come capolista nel collegio di Salerno in nome del garantismo. Ritorno a Palazzo Madama anche per Umberto Bossi, capolista della Lega nel collegio plurinominale Lombardia 3, che dopo una prima legislatura da senatore a fine anni Ottanta ne ha fatte sette alla Camera.
Per quanto riguarda il centrodestra, Roberto Formigoni non ce l’ha fatta a tornare in Parlamento. L’ex governatore della Lombardia ed ormai ex senatore era candidato nel plurinominale a Milano, Monza-Brianza e Bergamo-Brescia, per Noi con l’Italia (Nci), che non ha raggiunto la soglia del 3%.

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