“Le responsabilità sono un po’ di tutti”. Lo dice il vice-ministro dell’Interno Filippo Bubbico parlando delle sottovalutazioni della mafia foggiana e della risposta dello Stato arrivata dopo la strage di San Marco in Lamis, nella quale sono morte 4 persone tra cui due contadini incensurati. “Quando ci sono fenomeni di sottovalutazione della presenza criminale e mafiosa le responsabilità sono un po’ di tutti, vanno ricercate in ogni direzione per questo oggi è importante cogliere questo momento, questa reazione forte delle istituzioni, della magistratura – ha spiegato Bubbico in un’intervista a Radionorba – per chiamare i cittadini a fare la propria parte”.

Dal 16 agosto, infatti, saranno operativi tutti i 192 uomini delle forze dell’ordine spediti in provincia di Foggia per contrastare i 28 clan che si spartiscono la seconda provincia italiana per estensione. Un numero di agenti che – come ha raccontato ilfattoquotidiano.it – rappresentano di fatto un leggero potenziamento della previsione organica, finora in deficit di 181 agenti come aveva certificato lo stesso Bubbico rispondendo a un’interrogazione parlamentare. I primi risultati iniziano a vedersi, ora che Foggia dispone di un numero adeguato di agenti: negli ultimi giorni è stato sventato un nuovo agguato, sono stati fermate diverse persone ritenute vicine alla criminalità organizzata e sequestrati armi ed esplosivi. “Il controllo e il monitoraggio delle organizzazioni criminali che creano paura – ha aggiunto il vice-ministro – potranno indurre i cittadini e gli imprenditori che sottostanno al giogo criminale a liberarsene, denunciando”.

Su possibili infiltrazioni dei clan nella politica locale, Bubbico ha detto che il problema “sarà approfondito, saranno fatte tutte le analisi, va interrotto qualunque tipo di relazione tra organizzazioni mafiose e istituzioni locali”. In provincia di Foggia, infatti, il comune Monte Sant’Angelo era stato sciolto per infiltrazioni negli scorsi anni. E da fine maggio la Commissione d’accesso agli atti sta analizzando la situazione di Mattinata. “E’necessario scuotere le coscienze di tutti perché ci sia una ribellione al dominio criminale e ripristinare la libertà per gli imprenditori onesti“, dice Bubbico.

Il vice-ministro promette anche che verranno verificate “anche eventuali infiltrazioni della mafia foggiana nell’economia legale, nei prossimi giorni ci aspettiamo sviluppi”. Un aspetto su quale sia Libera che la segreteria provinciale di Sinistra Italiana, parlando con ilfattoquotidiano.it negli scorsi giorni, avevano chiesto di puntare. Assieme a una “nuova resistenza” dei cittadini, che troverà nella Giornata per la memoria delle vittime innocenti di mafia, in programma a Foggia a marzo 2018, il suo sbocco naturale. “L’invio dei rinforzi a presidio del territorio – dice Bubbico – serve a dare sicurezza ai cittadini e agli imprenditori taglieggiati perché denuncino tutto”. La provincia di Foggia “va bonificata dalle presenze criminali che per troppo tempo sono state anche coperte da una certa indifferenza dai cittadini taglieggiati – ha concluso – E’ giunto il momento di ribellarsi, lo Stato sta facendo la propria parte”.

 

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