L’Organizzazione mondiale della sanità ha definito “grave” la contaminazione radioattiva di cibo in Giappone. L’allarme radioattività resta alto, in una giornata in cui torna alto l’allarme per esplosioni nei reattori, con una colonna di fumo che si è alzata prima dal reattore 3 e poi del reattore 2. I tecnici che ci stavano lavorando sono stati temporaneamente allontanati. Al momento non si sa nulla della composizione chimica dei vapori che si sono liberati dall’impianto anche se l’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha detto che non si è verificato un rialzo “significativo” delle radiazioni. Restano comunque alti i livelli di radioattività non solo all’interno, ma anche al di fuori della zona con raggio di 20 chilometri intorno all’impianto della centrale nucleare di Fukushima. Intanto nella giornata di ieri il governo giapponese ha annunciato che la centrale Fukushima Daiichi sarà smantellata: “Considerando la situazione con obiettività, è chiaro che la centrale di Fukushima Daiichi non è in grado di tornare a funzionare”, ha dichiarato il portavoce del governo, Yukio Edano. La paura di un’apocalisse è tutt’altro che archiviata. L’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, afferma infatti: “La situazione resta comunque molto grave”. Alle operazioni di soccorso stanno partecipano anche truppe Usa. Gli Stati Uniti hanno anche inviato aerei spia senza pilota per raccogliere informazioni sullo stato dei reattori.  Prosegue anche il conteggio dei morti e dei dispersi. Secondo l’ultimo bilancio della polizia, sono 8.649 i morti e 13.262 i dispersi. Mentre sono circa 360mila le persone evacuate di cui 200mila nei dintorni dell’impianto nucleare di Fukushima.

19.31 – Restano alti i livelli di radioattività anche fuori della zona evacuata

Alti livelli di radioattività sono stati misurati in Giappone non solo all’interno, ma anche al di fuori della zona con raggio di 20 chilometri intorno all’impianto della centrale nucleare di Fukushima. Lo ha riferito dall’Aiea e, alla domanda se le autorità nipponiche dovranno allargare la zona evacuata perché radioattiva, un funzionario dell’agenzia che ha richiesto l’anonimato ha risposto: “Dovrebbero prenderlo in considerazione”. Una misurazione effettuata ieri a 58 chilometri da Fukushima ha riscontrato 5,7 microsievert/ora, ha riferito l’Aiea nei dati forniti alla stampa. A questo livello la popolazione verrebbe esposta al massimo delle radiazioni raccomandato dall’Aiea che è di 1 millisievert in circa 7 giorni.

18.57 – Tracce di radioattività in oceano Pacifico vicino Fukushima

Tracce di radioattività sono state rilevate nelle acque del Pacifico nei pressi dell’impianto nucleare di Fukushima. Secondo la Tepco, però, il livello di radioattività non costituirebbe un pericolo. “Se ne dovrebbe bere per un anno intero, per accumulare fino a 1 millisievert”, ha sostenuto una fonte della compagnia che gestisce l’impianto.

16.44 – Oettinger: “In Giappone giusto parlare di catastrofe”

L’Europa non è stata allarmista, ne ha minimizzato la portata degli incidenti nucleari in Giappone: il commissario europeo per l’Energia, il tedesco Gunther Oettinger che la scorsa settimana ha parlato sia di “catastrofe” sia di “apocalisse”, ha difeso le sue scelte di comunicazione. “Tutti hanno potuto valutare gli eventi – ha affermato dopo il Consiglio straordinario dei ministri Ue del settore – Quando il terremoto e il maremoto colpiscono in modo da provocare decine di migliaia di morti, e da mettere in crisi i sei blocchi di una centrale nucleare, non è sbagliato parlare di catastrofe”. Il commissario ha poi affermato di essere convinto che la sua “valutazione non ha creato il panico, ne ha minimizzato” la portata dei fatti giapponesi.

15.55 – Robot guerrieri Usa verso i reattori di Fukushima

Dagli Stati Uniti robot diretti in Giappone per aiutare la gestione della crisi della centrale nucleare di Fukushima: sono gli automi della iRobot, si chiamano Packbot 510 e Warrior 710, e vengono da Bedford, Usa. Si ipotizza un loro uso non solo nel monitoraggio ma anche come ‘pompieri robot’ per gettare acqua sui reattori surriscaldati della centrale.
Secondo quanto si apprende sul magazine di tecnologia IEEE Spectrum Magazine, il giornale della associazione IEEE – Institute of Electrical and Electronic Engineers, questi e altri due esemplari di Robot sarebbero già arrivati in Giappone per dare il loro contributo. Packbot 510s può sentire la temperatura, la radiazione gamma, la presenza di gas e vapori esplosivi, di sostanze tossiche, e può inviare dati in tempo reale. Warrior 710 è più corpulento e può spostare ammassi di macerie, può sollevare pesi anche di 90 chili e può prendersi ‘cavalcioni’ Packbot 510 per aiutarlo in alcune operazioni. Il Warrior 710 potrebbe anche portare degli idranti per contribuire al raffreddamento dei reattori. I robot, comandabili a distanza, sono arrivati in Giappone in questi giorni dove verrà presto decisa e programmata la loro missione.

15.24 – Pechino: “In Cina nessuna minaccia immediata di radiazioni”

La Cina al momento non deve fronteggiare alcuna minaccia immediata di radioattività per l’incidente della centrale nucleare giapponese di Fukyshima. Lo hanno confermato gli analisti del Comitato nazionale di coordinamento dell’Authority cinese per l’Energia atomica, riferendo che la situazione nell’impianto nipponico è diventata stabile. Quanto all’acqua del mare, l’amministrazione statale cinese
preposta al monitoraggio ha riferito che non vi saranno problemi per i prossimi tre giorni, poiché le correnti marine da Fukushima scorrono lente verso sud.

15.20 – Ue, Oettinger: “Non vogliamo minimizzare la situazione”

Le dichiarazioni del commissario all’Energia Guenther Oettinger, che la scorsa settimana aveva parlato di “apocalisse” e “catastrofe” riguardo alla situazione delle centrali nucleari dopo il terremoto in Giappone, “non hanno creato panico” anche se “non si vuole minimizzare”. Lo ha detto, al termine del Consiglio straordinario dei 27 ministri dell’Energia, lo stesso Oettinger, rivendicando le sue valutazioni: “se consideriamo il terremoto, le decine di migliaia di morti, le città distrutte, l’allarme nucleare, penso che parlare di catastrofe non sia sbagliato”. “Sull’energia nucleare – ha spiegato ancora – gli Stati membri hanno posizioni eterogenee: su 27, 13 hanno le centrali e 14 non le hanno. Si va dalla Francia che ricava l’80% del suo fabbisogno energetico dal nucleare all’Austria che da decenni rifiuta quel tipo di fonte. La Germania sta nel mezzo e io sono molto preoccupato per quanto riguarda gli sviluppi e il concatenarsi degli eventi catastrofici”.

15.06 – Tepco: “Domani parte blackout a rotazione”

Il blackout a rotazione sarà ripristinato domani dalla Tepco, il gestore della tormentata centrale nucleare di Fukushima, in tutta l’area del Kanto, che include anche Tokyo, per la durata di circa 4 ore a partire dalle ore 6.20 del mattino (le 22.20 di lunedì in Italia). All’indomani della festività nazionale dell’Equinozio, lo schema usato già utilizzato sarà ripreso, per la prima volta in 4 giorni, perchè la domanda di potenza dovrebbe superare la capacità di offerta di circa 1,50 milioni di kilowatt tra le 18.00 e le 19.00. La rotazione si è imposta a causa delle due centrali nucleari andate fuori uso a seguito del sisma/tsunami dell’11 marzo.

11.46 – Cessata fuoriuscita di fumo dal reattore 3, ma ora esce dal 2

L’Agenzia per la sicurezzanucleare ha annunciato che il fumo grigiastro ha smesso di fuoriuscire dal reattore n.3 di Fukushima. Lo riporta la Kyodo, secondo cui il fumo è rilevato invece al reattore n.2, dal quale una colonna di fumo biancastro ha cominciato a levarsi verso il cielo. In entrambi i reattori si sta tentando di raffreddare le barre di combustibile esaurito, che continuano a emanare radiazioni.

11.14 – Oms: “Grave contaminazione di cibo”

L’ Organizzazione mondiale della sanità ha definito “grave” la contaminazione radioattiva di cibo in Giappone. Un funzionario Oms ha affermato all’agenzia tedesca Dpa che “la contaminazione di prodotti alimentari con le radiazioni provenienti dal sito nucleare danneggiato dal terremoto e dallo tsunami potrebbe essere più grave di quanto pensassimo”. La scorsa settimana l’Oms aveva detto che i problemi di contaminazione erano limitati ai prodotti agricoli provenienti dalle aree comprese in un raggio di 30 chilometri dalla centrale di Fukushima. Ma i dati più recenti fanno pensare che il fenomeno possa avere una diffusione maggiore. “Stiamo progressivamente scoprendo come stanno le cose, che sono certamente cambiate dalla scorsa settimana”, ha evidenziato il rappresentante Oms, secondo cui la situazione sarebbe seria, anche se “la gravità deve essere verificata”: per farlo è riunito n queste ore un team di esperti nella sede dell’agenzia Onu a Ginevra. Intanto, a quattro prefetture giapponesi è stato ordinato di sospendere la distribuzione di latte e di due tipi di vegetali, dopo la scoperta di radioattività in alcuni prodotti provenienti dalle zone vicine alla centrale nucleare danneggiata di Fukushima. Lo ha affermato il portavoce governativo Yukio Edano in una conferenza stampa.

10.48 – Tepco ha omesso verifiche a Fukushima

Tepco, in un rapporto del 28 febbraio all’Agenzia per la sicurezza nucleare, ha spiegato di aver omesso alcune verifiche alla centrale nucleare di Fukushima.

10.06 – Fumo dal reattore 3. “Ma non c’è aumento di radioattività”

Non c’è cambio “significativo” nel livello di radiazioni a seguito della fuoriuscita di fumo dal reattore 3 di Fukushima. Lo riferisce l’Agenzia per la sicurezza nucleare, citata dall’agenzia Kyodo.

9.44 – Riallacciata elettricità nei sei reattori

I tecnici al lavoro presso lacentrale nucleare di Fukushima sono riusciti ad allacciare i cavi dell’elettricità a tutti e sei i reattori della struttura. Lo riferiscono i media nipponici, secondo cui il ritorno dell’alimentazione è il presupposto fondamentale per qualsiasi tipo di “stabilizzazione” e per risolvere la peggiore crisi nucleare degli ultimi 25 anni.

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