Il 23 giugno al via il secondo test della maturità. Terminata la fatica dello scritto di italiano, i 500mila studenti che affrontano l’esame di Stato affronteranno la cosiddetta prova sulla disciplina di indirizzo indicata dal ministero dell’istruzione. Per il liceo scientifico le cosiddette “materie caratterizzanti” sono matematica e fisica, per il linguistico sono le lingue straniere e così via. È questo lo scritto che più spaventa i ragazzi: la mattina del 23 avverrà il sorteggio.

La prova è predisposta nei singoli istituti. I docenti titolari della disciplina oggetto dello scritto di tutte le sottocommissioni operanti nella scuola hanno elaborato tre proposte di tracce, sulla base delle informazioni contenute nei documenti del consiglio di classe. Le materie sono state scelte dal ministero e pubblicate sul sito del dicastero nella sezione dedicata alla maturità.

A differenza dell’epoca pre-pandemia – quando lo studente per la seconda prova doveva misurare le proprie competenze su più discipline – ora ce ne sarà solo una. Per alcune scuole sarà possibile utilizzare applicazioni cloud ma esclusivamente nel caso in cui la seconda ne prova preveda l’uso per poter sviluppare il compito assegnato, e tale modalità sia stata abitualmente adoperata durante il percorso di studi. In questo caso dovranno essere dispositivi forniti dalla scuola connessi a una sottorete creata per l’occasione, con autenticazione del candidato e conseguente tracciamento di tutte le sue interazioni in Internet.

Per quanto riguarda i licei linguistici in relazione alla lingua straniera “uno”, oggetto della seconda prova il quadro di riferimento prevede che lo scritto sia articolato in due parti: la comprensione di due testi scritti, uno di genere letterario e uno di genere non letterario, complessivamente di mille parole (10% in più o in meno) con risposte a quindici domande aperte e/o chiuse e la produzione di due testi scritti, uno di tipo argomentativo e l’altro di tipo narrativo o descrittivo (ad esempio: saggio, articolo, recensione, relazione, e così via), ciascuno della lunghezza di circa trecento parole.

Un particolare del secondo scritto è il tempo a disposizione che cambia a seconda del liceo, dell’istituto tecnico o professionale che si frequenta. Nella maggior parte dei casi la prova si svolge in un giorno e ha la durata massima di sei o otto ore, ma ci sono alcune eccezioni: al classico, ad esempio, ha una durata massima di sei ore, mentre nei licei artistici si svolge in un massimo di tre giorni, per sei ore al giorno (escluso il sabato). La seconda prova del liceo musicale e coreutico, invece, si tiene in due giorni. È il ministero che specifica la durata della seconda prova in fondo alla traccia, dove riporta anche dopo quante ore si può uscire da scuola se si è finito il compito.

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