“Mentre si celebrano Falcone e Borsellino come eroi, si tenta di distruggere quel patrimonio di leggi che avevano lasciato in eredità, è una vergogna”. A quasi 30 anni di distanza dalla strage di via D’Amelio, Salvatore Borsellino ha ricordato a Milano la figura del fratello Paolo e degli uomini e delle donne della sua scorta nell’aula magna dell’Università Statale di Milano. Un incontro organizzato dall’associazione Wikimafia che si è tenuto nella giornata nazionale in memoria delle vittime innocenti delle mafie. “Quest’anno si sta tornando indietro – attacca Borsellino – è in progetto una riforma della giustizia che con l’introduzione dell’improcedibilità fa sì che lo Stato rinunci a essere uno stato di diritto”.

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A Napoli sono scoppiate due ‘bombe’ che devono far riflettere il Pd e la politica tutta

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