“Invece che puntare e investire sulle rinnovabili, il ministro Cingolani vuole tagliare gli incentivi sul fotovoltaico e idroelettrico. Una scelta sbagliata dal punto di vista ambientale e iniqua”. Ad attaccare è il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, nel corso di un punto stampa sul tema del caro bollette. “La ricetta del ministro – nei confronti del quale da tempo Europa Verde chiede le dimissioni – è l’opposto di quello che andrebbe fatto: per ridurre l’aumento del costo della bolletta elettrica vuole tagliare gli investimenti alle fonti rinnovabili per 5 miliardi di euro e i proventi delle aste Ets per 1,5 miliardi di euro, che per legge vanno a finanziare la mobilità sostenibile, rinnovabili e progetti di forestazione”. Invece, insistono da Europa Verde, il governo dovrebbe “promuovere le rinnovabili per ridurre il prezzo della bolletta elettrica. Con queste scelte invece le lobby fossili ringraziano e i portafogli delle famiglie piangono”, ha continuato Bonelli.
Per Europa Verde “è ormai chiaro che il ministro vuole tutelare l’interesse dell’industria fossile nel nostro Paese”. Anche perché, spiega, al contrario, tra le proposte anticipate in Commissione da Cingolani, in attesa del Consiglio dei ministri, “non c’è invece il taglio ai sussidi pubblici alle fonti fossili, ambientalmente dannosi, pari a 18 miliardi di euro, secondo i dati dello stesso ministero. Risorse che potevano essere utilizzate per dare una risposta al problema del caro energia”.
E ancora, Bonelli attacca sia l’esecutivo Draghi che la Lega, con Salvini che insiste invece da settimane sul nucleare: “Il governo sceglie la strada dell’emergenza invece che costruire una politica energetica diversa per il nostro Paese. Ovvero, ‘Paga Pantalone’. Tutto mentre da Lega e altre forze dell’esecutivo arriva soltanto la richiesta di altri soldi e scostamenti di bilancio che pagheremo noi attraverso l’aumento del debito. Senza contare come questo comporterà che non avremo un piano energetico competitivo in Europa, quello che invece ci permetterebbe di raggiungere il 72% di rinnovabili nel 2030″. “Se fosse raggiunto questo target previsto dal Green new deal europeo del 2030 – ha continuato l’esponente Verde – il costo della bolletta elettrica scenderebbe da 75 miliardi di euro a 45, con un risparmio di 30 miliardi di euro anno. “, ha concluso.
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