Gli oltre 3 milioni di percettori del reddito di cittadinanza sono persone non ascoltate e non rappresentate sia politicamente, sia mediaticamente. Non hanno voce in capitolo. Io noto un forte discrasia: quando c’è un ritardo nel pagamento del reddito di cittadinanza, la cosa non interessa a nessuno. Per altri ritardi si scatena il putiferio, anche dal punto di vista mediatico”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che osserva: “Alla commissione Saraceno l’Inps ha contribuito con un lavoro documentato e serio sui dati non con le caratteristiche da bar, come spesso leggiamo sui giornali. Purtroppo è vero: il lavoro della commissione Saraceno non è stata sufficientemente ascoltato al governo”.

E aggiunge: “La povertà esiste. C’è una grande ipocrisia, perché diciamo: ‘Oddio, la povertà è aumentata”. Ma intanto abbiamo paura di fare interventi strutturali. Il reddito di cittadinanza ha contribuito a contrastare la povertà in modo efficace durante la pandemia. Questo è un dato oggettivo, riconosciuto dall’Ocse, dal Fmi, dai nostri interlocutori a livello internazionale. Sono stati trasferiti 7 miliardi il primo anno e 8 miliardi il secondo anno dalla fiscalità generale ai più poveri, sfamando bambini e persone. Andrebbe rafforzato il lato delle politiche attive. Ma questo non riguarda il reddito, riguarda cosa c’è attorno”.

Circa le truffe, Tridico sottolinea: “Negli ultimi due anni abbiamo verificato, con Guardia di finanza e Carabinieri, che l’ammontare delle truffe contrastate ha cubato circa 180 milioni. Nel caso del reddito di cittadinanza, parliamo di truffe che riguardano circa l’1% per le risorse stanziate. Nel nostro Paese non ci sono solo i furbetti del reddito di cittadinanza. Purtroppo abbiamo furbetti di tutti i tipi. Abbiamo contrastato 70mila rapporti di lavoro fittizi negli ultimi due anni – conclude – che vuole dire mezzo miliardo di prestazioni illecite che avremmo dovuto pagare e abbiamo contrastato 200 milioni di compensazioni indebite. Ricordo anche che ci sono state truffe con le casse integrazione e con le casse Covid, cioè c’erano persone che percepivano la cassa ma lavoravano. Non scopriamo certamente oggi che nel nostro Paese abbiamo 130 miliardi di evasione fiscale“.

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