Chiuso il caso della verifica sulle dichiarazioni di una giovane russa che cercava la sua famiglia, alla storia giudiziaria su Denise Pipitone, la bambina sparita da Mazara del Vallo l’1 settembre nel 2004, aggiunge un nuovo capitolo. La Procura di Marsala torna a indagare. Nei giorni scorsi si sono susseguiti numerosi colpi di scena su un giallo mai risolto: dalla trasmissione della tv russa che ha sostenuto di aver rintracciato la piccola, alle rivelazioni dell’ex pm Maria Angioni che all’epoca indagò sul caso. I magistrati stanno cercando di capire se ci sono stati depistaggi o errori nell’inchiesta. Nell’ambito della nuova indagine è stata sentita come persona informata sui fatti Maria Angioni, ora giudice a Sassari. L’ex pm, che all’epoca indagò sul caso, nei giorni scorsi, tra l’altro, ha dichiarato in tv di avere avuto il sospetto di fughe di notizie sull’inchiesta e in particolare che alle persone intercettate venisse riferito che i loro telefoni erano sotto controllo.

Denise Pipitone non aveva ancora 4 anni quando scomparve. La bimba stava giocando davanti casa quando intorno a mezzogiorno sparì nel nulla. Da quel giorno la madre Piera Maggio non ha mai smesso di cercare la figlia e di chiedere di indagare. Nel corso del tempo sono state verifiche e test del Dna anche all’estero. Nel dicembre 2014 la Procura di Marsala apre un’inchiesta per omicidio dopo l’acquisizione di una intercettazione ambientale dell’11 ottobre 2004 in cui si ascolta un dialogo tra Jessica Pulizzi – figlia del padre naturale di Denise – e la sorella minore e che faceva riferimento alla madre Anna Corona. Il fascicolo fu aperto mentre era in corso il processo alla ragazza. Tre anni dopo diventa definitiva l’assoluzione della giovane, 14enne quando la bimba scomparve. Nelle motivazioni i supremi giudici della Cassazione ricordarono che la sorte della scomparsa “è tuttora sconosciuta” e che a carico della Pulizzi, accusata di concorso in sequestro e per cui in appello erano stati chiesti 15 anni, non c’erano prove. Un secondo imputato, il fidanzato di Jessica, l’italo-tunisino Gaspare Chaleb, era accusato di false dichiarazioni al pm, ma il reato è stato prescritto. Anche la madre della Pulizzi era stata indagata e archiviata. Nel 2017 l Procura di Marsala aveva disposto che tutte le impronte rilevate dagli investigatori in vari luoghi e su diverse auto fossero sottoposte a un esame per la ricerca del Dna su richiesta della famiglia.

“Mercoledì 5 maggio dedicheremo l’intera giornata alla nostra Denise Pipitone, con una serie di appuntamenti programmati con emittenti nazionali e una manifestazione serale, anch’essa ripresa e trasmessa a livello nazionale, che a partire dalle 20.30 ci vedrà insieme a Piera Maggio, Piero Pulizzi e l’avvocato Giacomo Frazzitta nella piazza della Repubblica” annuncia il sindaco di Mazara del Vallo (Trapani), Salvatore Quinci. L’iniziativa dal titolo ‘Insieme per Denise’, si svolgerà in forma statica. “Abbiamo chiamato a raccolta scuole, associazioni e cittadinanza con l’obiettivo di testimoniare la nostra solidarietà a Piera e Piero – aggiunge il primo cittadino – e per chiedere con forza verità per Denise. Confidiamo nella partecipazione pur nel rispetto delle prescrizioni antiCovid“.

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