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Teatri e cinema chiusi per Covid, Alberto Barbera: “Mancato coraggio e capacità di discernere rischi reali. Più facile controllare accessi nei cinema che nei supermercati”

di F. Q.

“Oggi possiamo dircelo. Forse sulla chiusura di cinema e teatri è mancato il coraggio e la capacità di discernere i rischi reali di contagio del virus”, queste le parole del direttore artistico del Festival di Venezia, Alberto Barbera, durante la prima puntata di Spin Off, la striscia condotta da Ilaria Mauri e Davide Turrini che andrà in onda sulla pagina Facebook di FqMagazine dal 4 maggio ogni martedì alle 15, nella puntata di oggi dedicata ai vincitori degli Oscar 2021. “All’ultimo festival di Venezia a settembre 2020 eravamo quasi 6000 accreditati in sala e non c’è stato nessun contagio. Molti festival autunnali hanno chiesto di applicare i nostri protocolli. Solo che quello che è successo con la seconda e terza ondata di Covid ha terrorizzato i politici”, ha affermato Barbera.

“La preoccupazione per la moltiplicazione dei contagi magari anche di molti asintomatici è andata al di là delle previsioni, così tutti si sono preoccupati di chiudere. La cosa strana però è che abbiamo chiuso i luoghi di spettacolo, teatri e cinema, che paradossalmente sono i più facili da controllare come accessi”. “Si è preferito tagliare – ha concluso – su quei settori sempre considerati meno importanti e legati alla cultura. Ovvero la Cenerentola per i governi, Per tutti i governi, non solo per quello italiano”.

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