“Le parole di Giuseppe Conte cambiano la posizione del M5s rispetto a un sostegno al governo Draghi? Io auspico che si portino avanti le battaglie per le quali gli elettori ci hanno votato nel 2018. Poi si potrebbe ragionare sui nomi. Ma mi sembra impossibile portare avanti questo progetto in un governo sostenuto anche da Forza Italia e Lega“. A sostenerlo Nicola Morra, senatore M5s e presidente della commissione Antimafia, già da tempo critico nei confronti dei vertici. Secondo Morra, sarebbe complicato, all’interno di un esecutivo con dentro anche il centrodestra, portare avanti “misure di redistribuzione della ricchezza, una legge sul conflitto d’interessi, superare la legge Gasparri sulle emittenze radio-televisive e portare avanti le nostre idee”.
Per questo motivo, ha spiegato Morra, un suo possibile addio al Movimento non è da escludere: “Cosa farò? Dovrei consultare la sfera di cristallo, di certo sono in grande difficoltà. Sempre che non si passi attraverso un voto sulla piattaforma Rousseau, dato che noi eravamo quelli che quelli che prendevamo le nostre decisioni insieme ai nostri iscritti”. Per poi concludere: “Di certo sono in difficoltà a condividere determinate responsabilità con chi ha affossato il Paese e con chi ha fondato partiti che spesso sono oggetto delle mie inchieste come presidente della commissione Antimafia”, ha attaccato Morra.
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Governo, Orlando: “Lavoriamo per mantenere un rapporto solido con le altre forze di maggioranza. E parole di Conte aiutano”

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Governo, Serracchiani: “Parole di Conte importanti per lavorare insieme”. Calenda: “Intervento inappropriato, non l’avrei fatto”

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