Dopo la tempesta arriva il sereno alla scuola media “Bianco Pascoli” di Fasano. Lunedì, dopo mesi di tensione e scontri tra la dirigente Maria Conserva e i suoi docenti così come con l’amministrazione comunale e i genitori, arriverà un preside in reggenza che sarà nominato in queste ore dalla direttrice dell’ufficio scolastico regionale Anna Cammalleri. A metter fine alla guerra ci ha pensato proprio l’Usr e la concomitanza della malattia della preside in carica.

Al centro della polemica la questione del rientro e del piano anti-Covid. Secondo il sindaco della città Francesco Zaccaria non sarebbe stato predisposto nulla per il ritorno in sicurezza dei ragazzi. Una posizione sostenuta anche da molti genitori e da numerosi professori. “Dopo un anno con questa dirigente – spiega il primo cittadino – quella scuola è distrutta. In questi mesi abbiamo cercato attraverso le vie ufficiali e non di parlare con la preside ma è stato impossibile. Ora ci troviamo a poche ore dall’inizio delle lezioni e non sappiamo se esiste un piano anti Covid. I docenti sono preoccupati. I genitori sono in subbuglio e chiedono al sindaco delucidazioni”.

Le preoccupazioni dei genitori per la sicurezza – Una fotografia, quella di Zaccaria, condivisa da Leonardo Ricupero, papà di una ragazza che frequenta la “Bianco Pascoli”: “La dirigente è in malattia da settimane e non sappiamo più nulla. I professori ci hanno riferito che non è stato fatto niente per preparare l’istituto ad accogliere i nostri figli in sicurezza. Lo staff della Conserva si è dimesso. Non c’è più nemmeno la vice preside. Nelle scorse settimane è arrivato un ispettore dell’Ufficio scolastico regionale che ha constatato la caotica situazione. Ad oggi chi deve iniziare la prima media ancora non sa in che classe andrà”. Una situazione che Anna Cammalleri ha ben sott’occhio da settimane: l’11 settembre dall’Usr era arrivato a Fasano l’ispettore Francesco Forliano. “Abbiamo fatto da supporto – spiega la direttrice dell’ex provveditorato regionale – alla scuola. Avevo bisogno di avere un quadro della situazione reale che andasse di là delle lettere tra il mio ufficio e la scuola”.

La versione della preside – Dal canto suo la dirigente Maria Conserva, nonostante il periodo di malattia, ci ha risposto e si difende: “Sono stata in ferie dal 13 al 21 agosto. Io e il direttore amministrativo abbiamo fatto gli ordini necessari per approntare il piano anti Covid. Ho misurato le aule a luglio; ho individuato gli spazi per ospitare classi derivanti dai numeri residui di alunni; ho concordato l’incontro con il medico per la formazione ai docenti. Ho acquistato altri personal computer per l’eventuale ritorno della didattica a distanza”.

L’elenco del lavoro fatto dalla dirigente è lungo: “Ho acquistato termometri, disinfettanti, camici; designato le aule per eventuali contagi; ho usato un software per calcolare l’orario complesso per fare ingressi diversificati e partecipato a riunioni comunali per l’ utilizzo o meno delle palestre. Il tutto da sola perché senza ragioni reali, dopo aver sospeso la piattaforma Google Suite per soli cinque giorni effettivi, i docenti del mio staff si sono dimessi. Ho ferie non godute dal 2019 per essere al servizio della comunità scolastica e dell’amministrazione”. La decisione di fermare le lezioni a distanza fatte con Google Suite per proteggere la privacy degli studenti, la dirigente l’aveva presa a maggio e già allora aveva mandato su tutte le furie i genitori e l’amministrazione comunale.

Lunedì, almeno per un anno, comincia la nuova era con un reggente che sostituirà la preside Conserva. Restano, tuttavia, i dubbi del sindaco: “Se è vero che è stato fatto tutto quello che dice la dirigente noi non ne sappiamo nulla e non ne sono a conoscenza nemmeno i docenti. Vedremo lunedì come si ripartirà. Sono preoccupato”.

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