Dopo che il senatore di Forza Italia, Giacomo Caliendo, ha annunciato in Senato che si asterrà nel giudizio sul ricorso degli ex parlamentari sul taglio dei vitalizi, (decisione bollata come “tardiva” dal Movimento 5 Stelle) cosa accadrà nella ‘Commissione contenziosa’ di Palazzo Madama? Il lavoro della ‘Contenziosa’, va ricordato, non da oggi vive momenti di tensione. Già lo scorso novembre Elvira Evangelista, senatrice M5s, lasciò la commissione perché, disse, “tra i membri c’è un intreccio di relazioni amichevoli e professionali che non mi permetteva di pensare che fosse una commissione terza, indipendente e imparziale”. Il passo indietro di Caliendo è arrivato dopo che ‘Il Fatto Quotidiano‘ ha reso noto una bozza di delibera con il quale si accoglieva il ricorso degli ex parlamentari, preparata prima che si concludesse la camera di consiglio. “È falso” si difende il senatore Caliendo, anche se poi ammette “era una vecchia ipotesi“.

Ma Evangelista conferma addirittura che fosse già pronto anche il comunicato stampa, per spiegare come il Senato avrebbe annullato i tagli per 700 politici, ben prima che l’iter della ‘Commissione’ avesse terminato i propri lavori. Questa decisione di Caliendo, tuttavia, non rallenterà i lavori della Commissione. “Il 20 febbraio i membri della commissione potrebbero riunirsi ugualmente in camera di consiglio” afferma la Evangelista. Tempistica confermata dal senatore della lega Pillon: “Il 20 decideremo”. A livello procedurale, il senatore Caliendo verrà sostituito da uno dei componenti ‘supplenti’ della Commissione e il primo della lista è il senatore Giuseppe Cucca di Italia Viva, che dichiara: “Sto patendo molto che io debba eventualmente subentrare nella commissione, farò le mie valutazioni, ma non ho ancora deciso se accettare l’incarico. Se mi rendo conto che il clima non è sereno e c’è questo clima di caccia alle streghe, francamente…”. Sulla commissione, ovviamente si addensano le nubi, dopo quanto rivelato dalla stampa. Il M5s chiede l’azzeramento della Commissione, dando appuntamento in piazza il 15 febbraio a Roma

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