“Il governo è favorevole alla costituzione di parte civile del ministero della Difesa” nel processo-bis per la morte di Stefano Cucchi, nel quale sono imputati 5 carabinieri, tre dei quali accusati di omicidio preterintenzionale. L’annuncio del premier Giuseppe Conte arriva poche ore dopo la deposizione in aula di Francesco Tedesco, il militare dell’Arma super teste della procura di Roma, che ha accusato i colleghi Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro di aver pestato il giovane geometra romano dopo l’arresto avvenuto la sera del 15 ottobre 2009.

“Per quanto riguarda il governo già preventivamente anticipo la disponibilità a che l’amministrazione della Difesa si costituisca parte civile”, sono state le parole del presidente del Consiglio. Destinate ad avere un effetto dirompente dopo l’interrogatorio di Tedesco, definito ‘sconvolgente’ dal vicepremier Luigi Di Maio, e la lettera inviata dal comandante generale dei carabinieri, Giovanni Nistri, a Ilaria Cucchi, sorella del 31enne che morì dopo una settimana di agonia all’ospedale Pertini di Roma.

Perché se oggi Di Maio si è augurato – come già aveva fatto la ministra della Difesa Elisabetta Trenta durante il faccia a faccia con Ilaria Cucchi – che “chi si macchiò del decesso di Stefano pagherà” in tempi brevi, l’altra anima della maggioranza, quella leghista, è intervenuta con Matteo Salvini. “Chi sbaglia paga, anche se indossa una divisa, ma non accetto che l’errore di pochi comporti accuse o sospetti su tutti coloro che ci difendono: sempre dalla parte delle Forze dell’Ordine”, ha detto il ministro dell’Interno. Parole molto diverse da quelle dei 5 stelle , che con Roberto Fico si dicono fiduciosi “che si arrivi finalmente alla verità, una verità che dopo anni sta venendo fuori anche grazie alla testimonianza di un carabiniere. Sono contento delle parole del generale Nistri, che annuncia che l’Arma si costituirà parte civile. Questo è un passaggio molto importante, perché rafforza le istituzioni”. 

video di Manolo Lanaro

Al contrario la Lega ha sempre avuto un ‘profilo basso’ sulla vicenda, anche dopo le novità sulla notte dell’arresto e l’inchiesta sui depistaggi che è arrivata a coinvolgere i vertici dell’Arma dell’epoca. Il Carroccio, tra le altre cose, ha candidato ed eletto al Senato l’ex dirigente del Sap, Gianni Tonelli. Negli anni scorsi, il poliziotto-senatore disse che “se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze”. Il ministro dell’Interno, invece, quando era solo a capo del partito dichiarò: “Mi sembra difficile pensare che in questo, come in altri casi, ci siano stati poliziotti e carabinieri che abbiano pestato Cucchi per il gusto di pestare”.

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Processo Cucchi-Bis, la sorella Ilaria: “In questa aula di giustizia entra finalmente la verità su quella maledetta notte”

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