Il Viminale ha bloccato la presentazione del libro La Casalese – Operazione Spartacus di Antonella D’Agostino, ex moglie del criminale Renato Vallanzasca, e del film che ne è stato tratto, prevista per il 26 marzo in un locale a Spigno Saturnia (Latina). Il film è stato prodotto dalla Roxyl Music&film di Angelo Bardellino, pluripregiudicato nipote di Antonio, già capo del clan dei Casalesi. L’altolà è stato deciso dopo le relazioni di prefettura e forze dell’ordine.

“La libertà di espressione è una cosa, dare spazio a messaggi che avvicinano, anziché allontanarli, i cittadini alla cultura mafiosa è un’altra”, scrive su Facebook Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia. “Ma se si deve intervenire in modo censorio, questo è perché per decenni si è di fatto permesso di credere che la cultura mafiosa fosse ammissibile, anzi la migliore. In un paese libero la censura non interverrebbe ad impedire la presentazione di un libro di tal fatta semplicemente perché nessuno sarebbe interessato a scriverlo od a leggerlo… e dunque a pubblicarlo”.

Articolo Precedente

Prato, Gad Lerner al sit-in antifascista: “Sono andato a vedere la piazza di Forza Nuova, qualcuno mi ha urlato ‘ebreo'”

next
Articolo Successivo

Giancarlo Galan, la villa da 2,6 milioni di euro confiscata per il caso Mose in stato di abbandono

next