Fingevano di essere ciechi per incassare le indennità, eppure chattavano al cellulare, controllavano regolarmente i display dei loro smartphone e giravano con gli amici senza alcuna difficoltà.  I carabinieri di Sant’Agata Militello (in provincia di Messina) hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo a carico di tre persone, due uomini e una donna, accusate del reato di truffa aggravata. In tutto sono stati recuperati 200mila euro. Secondo le indagini, avviate nel 2016, nel corso degli anni i tre erano stati dichiarati ”ciechi assoluti”, ed era stato riconosciuto loro lo status di invalido civile. I militari li hanno pedinati e controllati, anche attraverso intercettazioni, documentando “l’insussistenza delle gravi patologie riferite e certificate ,che avrebbero dovuto generare gravi compromissioni dell’autonomia personale. Gli atteggiamenti tenuti dagli indagati, uno dei quali ad esempio è stato ripreso mentre controllava il suo cellulare, le loro attività motorie e la deambulazione, la capacità di orientarsi, non risultavano essere compatibili con lo stato di cecità assoluta riconosciuta ai tre soggetti”. Nei confronti dei tre indagati, la pm Francesca Bonanzinga ha chiesto al gip del Tribunale di Patti, Andrea La Spada, l’emissione della misura cautelare, eseguita poi da Carabinieri

 

Articolo Successivo

Bologna, aggressione sessuale: fermato maniaco seriale. Nel 2014 era già stato condannato, ma niente carcere

next