L’aggressione ai cronisti di Nemo (Rai) avvenuta a Ostia “è un fatto di una gravità eccezionale che dimostra che quel territorio ha bisogno ancora di essere oggetto di attenzioni, di misure significative che abbiamo preso e continueremo a prendere con particolare incisività”. Il giorno dopo la testata di Roberto Spada a Daniele Piervicenzi, approvata su Facebook dagli estremisti di destra, sono tanti a chiedere una reazione allo Stato.

Il cronista, che ha dovuto subire un intervento d’urgenza, è tornato al lavoro: “Non è un naso rotto che ci può fermare” ha detto il giornalista arrivato in viale Mazzini per incontrare il dg Mario Orfeo che voleva sincerarsi delle sue condizioni di salute. “Certo siamo scossi, sia io che Edoardo Anselmi – ha aggiunto -. Lui ha coraggiosamente difeso il girato della telecamera durante l’aggressione, gliene sono grato. Entrambi continueremo a fare il nostro lavoro con la stessa dedizione di prima”, ha concluso entrando nella sede Rai. Intanto ieri i carabinieri di Ostia hanno raccolto la denuncia del reporter.

Quanto all’episodio specifico Gabrielli ha aggiunto: “La magistratura sta valutando, la forza di polizia che sta procedendo sono i carabinieri e quindi nelle prossime ore capiremo quali sono le decisioni che l’autorità giudiziaria, a cui competono i provvedimenti, intenderà assumere”.

Alla domanda se è auspicabile un nuovo commissariamento Gabrielli ha risposto: “Su queste cose non si deve assolutamente banalizzare. Siamo in una fase importante di una competizione elettorale, nella quale ci sono due candidati che devono andare al ballottaggio. Credo che adesso bisogna dar spazio agli strumenti e agli organi democraticamente eletti”. Aumenteranno i controlli nel municipio romano? “Ostia da sempre è oggetto di particolare attenzione. Ci sono state già delle azioni e vi posso assicurare che nel futuro molto ravvicinato ne faremo altre” ha assicurato.

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