Non è uno scherzo: anche i monaci amavano gli effetti 3D. Bisogna andare al complesso monumentale di San Michele in Bosco per capirlo. Un luogo affascinante per la sua storia, legata prima ai monaci olivetani, che qui risiedettero a partire dal XIV secolo, e poi all’Istituto Ortopedico Rizzoli che trovò sede negli antichi dormitori del convento a partire dal 1896. La visita tocca alcuni degli spazi più suggestivi dell’edificio, tra cui il chiostro ottagonale, unico per la sua insolita architettura, e la “Manica Lunga”, antico corridoio monastico lungo il quale è possibile osservare – grazie al curioso “effetto cannocchiale” – gli edifici più grandi di Bologna, come la Torre degli Asinelli, tanto più grandi quanto più vi si resta distanti.

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