“L’attività investigativa di Mani Pulite è stata interrotta dalle leggi fatte dalla nostra classe politica”. Lo afferma Piercamillo Davigo, oggi Presidente dell’Anm e magistrato del pool di Mani Pulite ai tempi di Tangentopoli. Tutti i partiti hanno le stesse responsabilità? Non per Davigo: “Le leggi sono state fatte a larghissimo spettro ma con delle differenze – spiega il magistrato intervenuto a un incontro per il 25° anniversario di Mani Pulite tenutosi al Palazzo di Giustizia di Milano e organizzato dall’associazione Themis & Metis – Il centrodestra le ha fatte così male che raramente hanno funzionato. Il centrosinistra, invece, le ha fatte mirate e hanno funzionato molto bene”. Davigo ha poi sottolineato le conseguenze per il nostro Paese di una corruzione così diffusa: “Le opere pubbliche nel nostro paese costano il doppio che all’estero e mediamente sono fatte peggio. Questo non può che aumentare il nostro debito pubblico”. All’incontro, oltre a Davigo, hanno partecipato Antonio Di Pietro, Alfonso Bonafede, deputato del Movimento 5 stelle, Gian Antonio Girelli, presidente della Commissione antimafia Lombardia, Claudio Mario Grossi, docente di finanza all’Università Cattolica di Milano e il giornalista del Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto
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