di Mario Agostino
18 anni, liceo scientifico di Amatrice (Rieti)

32253142792_4c5c12cedd_zLa tragedia ci accomuna. E’ attuale per noi. Il terremoto l’ho vissuto sulla mia pelle, questa storia indirettamente ma ciò che è accaduto settant’anni fa ha una sorta di comune denominatore: la tristezza. Come loro hanno perso tutto anche molti di noi hanno perso persino la famiglia. E’ un dolore simile. Io che ho ancora i miei genitori e parenti non posso permettermi di paragonarmi al dolore dei deportati ma chi si è visto strappare mamma e papà, fratelli credo abbia provato la stessa sofferenza.

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