Cucina

Vino vegano, Luca Martini sommelier: “E’ un passo importante, come quando si fa il vino kosher, che viene controllato da un rabbino”

Arriva una nuova certificazione nel mondo del vino. L’obiettivo? È quello di assicurare che all’interno della bottiglia non ci sia nessun derivato di origine animale. Niente albumina, e caseina per la chiarifica o letame in vigna

di Barbara Giglioli

Cinque vini vegani da assaggiare:

“Con la certificazione vegana sull’etichetta Ruchè La Tradizione 2014 diamo la serenità e la tranquillità che, in tutta la filiera produttiva, il vino non sia stato intaccato da nessun elemento di origine animale. Questo tipo di vino non è un capriccio. Esistono intere culture nel mondo che non mangiala tradizioneno animali o derivati”. Si calcola infatti che in India siano circa il 30% le persone vegane, ovvero oltre 300 milioni di persone.

Il vino: Ruchè La Tradizione 2014Ruchè di Castagnole Monferrato 100% lavorato in purezza. La zona di produzione è Castagnole Monferrato.

Indirizzo: Montalbera, Cantina di Castagnole Monferrato, Via Montalbera, 1 Castagnole Monferrato.

www.montalbera.it

 

Montalbera- Ruché Vegano

Da quest’anno Montalbera, con l’etichetta La Tradizione 2014, propone il primo Ruchè vegano al mondo. L’azienda di Castagnole Monferrato ha scelto di investire sulla certificazione a fronte di una specifica richiesta del mercato. Franco Morando ha creduto fortemente in questa scelta: “Il vino vegano è un vino nato dal frutto, dalla vigna, dal lavoro e dalla passione. Abbiamo voluto anche in questo caso interpretare 

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