“Davvero hanno cambiato la Costituzione? Non ne so nulla!”. Il giorno dopo l’approvazione definitiva della riforma costituzionale, dialogando con i cittadini in strada, si ha la sensazione che il tema, pur così rilevante per la vita pubblica, non interessi quasi a nessuno. Pochi sono informati sui contenuti della riforma, pochissimi sanno che l’ultima parola spetterà al popolo italiano con il referendum previsto dall’art. 138 della Carta. Solo una minoranza degli intervistati mostra di avere un’opinione. I favorevoli ritengono che la modifica del bicameralismo paritario “renderà più veloce il meccanismo legislativo”. I contrari vedono ulteriormente “ridotta la facoltà di scelta dei cittadini”. Alcuni sono convinti che il Senato sia stato abolito. “Ma fino al referendum di ottobre ci sarà tempo per informarsi e farsi un’opinione”, dicono in tanti. In questo contesto il messaggio più chiaro sembra la scommessa di Matteo Renzi: “se perdo, lascio”. Sicché il referendum popolare rischia di trasformarsi in un plebiscito pro o contro di lui. E voi come la pensate? Sarà un giudizio sul governo la motivazione prevalente al referendum costituzionale? Dite la vostra nei commenti e votando la risposta che vi convince di più  di Piero Ricca, riprese Ricky Farina

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