Si nascondevano in un bunker sull’Aspromonte che, nonostante la zona impervia, era dotato di ogni comfort. Giuseppe Crea e Giuseppe Ferraro sono stati scovati dalla squadra mobile e dal Servizio centrale operativo (Sco) che da quasi un anno stavano dando la caccia ai due latitanti. “Erano killer spietati e avevano un vero e proprio arsenale all’interno del rifiugio”, ha affermato il capo della squadra mobile Francesco Rattà che, con i suoi uomini, ha operato in sinergia con la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. “Il risultato è enorme – ha spiegato il procuratore Federico Cafiero De Raho – perché Giuseppe Ferraro era stato già condannato all’ergastolo per omicidio. Giuseppe Crea, invece, è l’esponente di vertice della cosca che, a Rizziconi, ha costretto il consiglio comunale a dimettersi perché il sindaco non assecondava le sue richieste

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