Che il tema della qualità dell’aria, che vuol dire innanzitutto salute e costi, sia di fondamentale importanza nelle nostra città, ce lo dicono i dati sempre impietosi rilevati dalle centraline. I costi occulti dello smog sono impressionanti; secondo l’agenzia per l’Ambiente dell’Unione Europea ogni anni ammontano a 10 milioni di malanni, 350000 morti premature e 45 miliardi di euro. Come é più di una gigantesca manovra finanziaria!

Che sia necessario promuovere iniziative per fare cultura su nuovi stili di vita è altrettanto ovvio. Occorre però che si diano ai cittadini messaggi chiari. Vediamo cosa è accaduto nella città dove viviamo.

Modena, domenica 3 marzo, giornata ecologica: qualche evento qua e là per la città, poche multe e poi tutti a casa; fatto anche questo adempimento.

Modena, domenica 10 marzo, giornata delle auto d’epoca con sfilata fino in piazza grande; sì, proprio in piazza grande, dove c’è il duomo, riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità; proprio quello che ogni qualche anno deve essere ripulito con enormi costi perché intorno ci fanno passare autobus e scoppiettanti auto d’ epoca?

Giovedi 21 marzo, salta la giornata senza auto, perché l’ aria è pulita a causa delle persistenti piogge.

Giovedì 28 marzo è stato l’ultimo giorno di limitazioni al traffico previsto dall’Accordo regionale di programma sulla qualità dell’aria.

A dicembre 2012 le limitazioni (non certo veri blocchi) vengono sospese: prima lo shopping, poi la salute.

Peggio é andata lo scorso anno, quando complice una particolare situazione meteorologica nonché il fatto che l’inquinamento non ha confini addirittura durante una domenica ecologica la qualità dell’aria é peggiorata!

Il 7 aprile prossimo si terrà la “Domenica senz’auto 2013” con il blocco totale della circolazione per i veicoli con emissioni inquinanti in atmosfera. Il complesso di queste iniziative dà ai cittadini un messaggio tanto contraddittorio da diventare devastante. Alla politica si chiede coerenza; occorre essere seri e credibili. Si percepisce parlando in pubblico, ad esempio, col ridicolo “chiudi l’acqua mentre ti lavi i denti” che stridé con le rotatorie malamente innaffiate d’estate.

 Che senso hanno contraddizioni di questo genere? La prima buona pratica ambientale é, soprattutto da parte del politico, il “dai il buon esempio”. E’ vero che la vita sociale è complessa, che occorre tener conto di tanti interessi sia culturali che economici, ma non si può proporre il tutto ed il suo contrario in una babele di messaggi ambigui.

Ci teniamo alla Modena città dei motori e fonte di lavoro? Bene allora si vada in questa direzione.

Ci teniamo all’ aria pulita ed ai nostri beni artistici? Bene, allora si privilegino azioni in tal senso.

Ci teniamo sia all’aria pulita, che ai beni artistici, che alla motoristica? Bene, allora si promuovano iniziative che non siano in contraddizione tra di loro. Magari, pensando a motori veramente ecologici.

Non servono più manifestazioni tanto folcloristiche quanto inconcludenti.

Occorre promuovere la vera mobilità sostenibile ma anche la “non mobilità obbligatoria” con semplificazioni burocratiche e servizi più vicini all’utenza. I mezzi pubblici devono essere veloci, efficienti e frequenti non solo in città, dove dovrebbero aver destinato apposite corsie, ma anche in provincia. Le ciclabili devono servire non solo per la scampagnata, ma anche per una tratta casa-scuola-lavoro, veloce e sicura. Infine, stop alle aperture domenicali (e perfino nelle feste nazionali e religiose!) dei centri commerciali, vere “calamite del traffico”.

D’altronde, sono tanti i segnali di un cambiamento epocale in atto; l’emergenza climatica sta assumendo toni drammatici non solo nei paesi in via di sviluppo ma anche nella nostra regione e ci pone di fronte a scenari che se non affrontati con consapevolezza e preparazione possono portare alla deriva della nostra società verso qualcosa di non certo gradevole.

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