“L’esperienza del governo Monti è conclusa”. Il timbro, se ce ne fosse stato ancora bisogno e se qualcuno ancora avesse avuto dubbi, lo mette il segretario del Pdl, Angelino Alfano. La conferma definitiva, invece, arriva con la nota ufficiale del Quirinale dopo l’incontro con i partiti e, prima ancora, con quanto detto dai vari segretari. Il Pdl voterà solo la Legge di Stabilità, per il resto mani libere per una campagna elettorale già partita all’insegna dell’antimontismo spinto. La linea, neanche a dirlo, la detta Silvio Berlusconi, pronto al ritorno in campo. Giorgio Napolitano non ha potuto far altro che constatare come stanno le cose e mettere a punto una road map: approvazione del dl Stabilità, scioglimento delle camere a metà gennaio e voto il 10 marzo, con election day in Lombardia tra regionali e politiche. Pochi i margini di lavoro per Bersani e il Pd, costretti alla difensiva verbale. “Saremo leali col governo fino alla fine, ma non vogliamo che il Pdl abbia mani libere su tutto il resto” ha detto il segretario democratico a Napolitano. Difficile, tuttavia, che la realtà sarà diversa da quella prospettata dai berlusconiani. A sera, poi, il comunicato stampa del Colle toglie ogni residuo dubbio: “I partiti hanno espresso il fermo intendimento di contribuire a un’ordinata conclusione della legislatura, anche in vista di adempimenti inderogabili relativi al bilancio dello Stato, riservandosi di decidere l’atteggiamento da tenere in Parlamento su ogni altro provvedimento all’esame delle Camere”. Tradotto: si garantisce solo la Stabilità, per il resto sarà propaganda con vista elettorale. Situazione chiara, fluida. Mario Monti ne ha preso atto. E alla prima della Scala ha regalato ai taccuini una dichiarazione sibillina: “Il Re Sole si è un po’ allontanato da me”. E dal suo governo. Domani pomeriggio il professore andrà al Quirinale per parlare col presidente della Repubblica. Come a novembre del 2011, quando tutto è iniziato.

La giornata politica sull’asse Montecitorio-Quirinale

Insieme ai capigruppo Cicchitto e Gasparri, Angelino Alfano è salito al Colle e ha chiarito le intenzioni del Popolo delle Libertà al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Poi si è recato a Montecitorio, per le dichiarazioni di voto sulla legge sui costi della politica (poi approvata), e ha certificato la fine del rapporto con il resto della maggioranza che sostiene il governo di Mario Monti, mettendo in fila tutte le ragioni per le quali già ieri il partito ha deciso di astenersi da qui innanzi su tutti i provvedimenti del governo. Quali sono? Alfano lo dice alla Camera, durante il suo intervento in Aula: la politica economica, come già il centrodestra berlusconiano aveva detto ieri, ma anche e soprattutto la giustizia visto che “non sono state mantenute le promesse” (anticorruzione e incandidabilità dei condannati “in cambio” di legge sulle intercettazioni e responsabilità civile dei magistrati). Addirittura il Pdl arriva a puntare il dito sul recente voto del governo all’Onu sull’ingresso della Palestina come Paese osservatore non membro delle Nazioni Unite e sulla riforma del lavoro, una legge approvata ormai 8 mesi fa. Anche perché gli errori Monti e i suoi li hanno fatti, ha detto Alfano, e i peggiori sono quelli commessi “per colpa del Pd”. 

L’orientamento – o meglio: i desiderata del Pdl – porterà verosimilmente a votare la legge di Stabilità e ad andare alle urne il prima possibile. Vale a dire il 10 marzo. Tutto il resto, per il Pdl, dovrebbe finire a mare, legge elettorale compresa: resterebbe il Porcellum. Ma ci sono altri provvedimenti che devono ancora arrivare in Parlamento: tra questi proprio la legge sull’incandidabilità. Ma il Pdl, seguito da Popolo e Territorio nel voto di astensione sui costi della politica, si volta e trova una Lega alquanto tiepida: “Si spera passino dalle parole ai fatti” incalza il segretario Roberto MaroniIntanto, mentre già si sente profumo di smobilitazione, c’è chi si affretta a salire sul carro del Cavaliere, che ieri ha ripreso in pugno il partito confermando che si candiderà a Palazzo Chigi (per la sesta volta): “Ho osservato tutto tra divertimento e tristezza – commenta il coordinatore del Pdl Sandro Bondi al Corriere della Sera – Persone che per lunghe settimane sono rimaste in silenzio per non esporsi, altre che nella penombra del Transatlantico sono arrivate persino a tramare contro, ora sono lì a spellarsi le mani e a gridare evviva”.

E il Popolo delle Libertà, che dopo 13 mesi ora si tira fuori dall’appoggio del governo, attira i duri attacchi del segretario Pd Pier Luigi Bersani, intervenuto pure lui alla Camera: “Siete stati irresponsabili, ci avete raccontato che la crisi era solo psicologica, voi e quelli che hanno fatto finta di credervi sperando che si bagnasse solo la terza classe per egoismo sociale – ha detto rivolto verso i banchi del Pdl – Non avete mai fatto autocritica su niente. Vi lascio cieli azzurri e favole. Noi saremo leali con Monti, ma non ingenui”. E ancora: “Non penserete mica che la medicina possa venire da Berlusconi, Tremonti e Calderoli quelli che ci hanno portato fino a qui. Oggi è successo qualcosa di più profondo: qui muore la speranza che il centrodestra italiano possa fare un cambiamento e innovazione. E’ la speranza che muore, noi ci prendiamo l’impegno a costruire una politica nuova, non demagogica”.

La crisi di governo ora per ora

22.56 – Napolitano riceverà Monti domani pomeriggio
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricevera’ il presidente del Consiglio Mario Monti domani pomeriggio al Quirinale.

20.34 – Monti: “Il Re Sole si è un po’ allontanato da me”
”Il Re Sole si è un po’ allontanato da me”. Così, con una battuta, il presidente del Consiglio Mario Monti, ha risposto a ilsole24ore.com – poco prima di assistere alla Prima alla Scala – in merito alla situazione politica.

19.47 – Napolitano: “Confido in percorso costruttivo e corretto”
Il Presidente Napolitano confida – “nel rispetto delle diverse sensibilità e posizioni politiche – che risulti possibile un percorso costruttivo e corretto sul piano istituzionale, nell’interesse del paese e della sua immagine internazionale”. Lo si legge nella nota diffusa dal Quirinale dopo gli incontri di oggi con i partiti. Di tutto ciò che emerso dagli incontri di oggi al Quirinale, “il Capo dello Stato darà al più presto puntuale ragguaglio al Presidente del Consiglio per discuterne con lui tutte le implicazioni”.

19.47 – Partiti al Colle: “Ordinata conclusione legislatura”
I rappresentanti dei partiti saliti al Colle, si legge nella nota del Quirinale, “hanno espresso il fermo intendimento di contribuire a un’ordinata conclusione della legislatura, anche in vista di adempimenti inderogabili relativi al bilancio dello Stato, riservandosi di decidere l’atteggiamento da tenere in Parlamento su ogni altro provvedimento all’esame delle Camere”.

19.02 – Bersani a Napolitano: “Noi leali con governo, ma no mani libere al Pdl”
Il Pd sostiene fino all’ultimo il governo lealmente ma non intende lasciare mano libera al Pdl per fare campagna elettorale contro i provvedimenti del governo. Questa la linea che il segretario Pierluigi Bersani, accompagnato dai capigruppo Dario Franceschini e Anna Finocchiaro avrebbe espresso al Capo dello Stato durante il colloquio al Quirinale. Bersani aveva già spiegato in aula che il Pd è “leale ma non ingenuo”. E qualche parlamentare aveva spiegato che “non si può pensare che possiamo essere lasciati sulla graticola ad approvare provvedimenti contro cui il Pdl spara ad alzo zero”.

19.00 – Bersani d’accordo con road map di Napolitano: si va verso voto a marzo
Il Pd, poi, è convinto che al Pdl stia bene il percorso immaginato dal Presidente e cioè lo scioglimento delle Camere a metà gennaio e il voto il 10 marzo dopo il sì sulla legge di stabilità e l’estremo tentativo di una modifica della legge elettorale. Ma teme che il partito di Berlusconi “voglia più tempo solo per riorganizzarsi in vista della campagna elettorale”. Quanto alla legge elettorale, il Pd ha garantito a Napolitano il suo impegno per una modifica ma non ha nascosto di non credere più che il Pdl la voglia cambiare. “Berlusconi non avrebbe fatto tutto quel che ha fatto in queste ore se avesse avuto intenzione di cambiarla” si ragiona al Nazareno. “C’è ancora la nostra volontà ma non crediamo più in quella del Pdl”. Dunque va bene il percorso illustrato dal Capo dello Stato “ma stando attenti a non lasciare al Pdl mani libere mentre noi cerchiamo di far approvare provvedimenti che rischiano di non vedere la luce”.

18.47 – Terminato l’incontro tra Napolitano e Casini
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il Leader della “Unione di Centro per il Terzo Polo”, Pier Ferdinando Casini, con il Presidente del Gruppo parlamentare della Camera dei Deputati, Gian Luca Galletti. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa del Quirinale.

18.45 – Contatti partiti-Colle: ipotesi elezioni il 10 marzo
Nel corso degli incontri al Quirinale con le alte cariche dello Stato ed i leader dei partiti della maggioranza, si spiega in ambienti parlamentari della maggioranza, si sarebbe fatta nuovamente l’ipotesi di elezioni politiche il 10 marzo con un percorso che porterebbe allo scioglimento delle camere dopo aver approvato alcune leggi fondamentali come quella di stabilità.

18.42 – Governo, Passera: “Continuiamo serenamente il nostro lavoro”
“Continuiamo il nostro lavoro serenamente. Se c’è da fare una dichiarazione la fa il presidente Monti”. Lo ha affermato il ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, interpellato dai giornalisti su una possibile crisi di governo nell’intervallo della ‘Prima’ della Scala.

18.05 – Terminato l’incontro tra Napolitano e Bersani. Arrivato Casini
E’ terminato l’incontro del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, con il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ricevuto al Quirinale insieme ai capigruppo di Senato e Camera, Finocchiaro e Franceschini. L’incontro è durato oltre un’ora. Nel frattempo è già arrivato al Colle il segretario dell’Udc, Pier Ferdinando Casini.

18.00 – Meloni su Twitter: “Chi ha qualcosa da dire nel Pdl dove può farlo?”
”Primarie annullate, Berlusconi candidato, crisi di Governo: oltre che sui giornali nel Pdl chi ha qualcosa da dire dove può farlo?”. E’ quanto scrive su twitter il deputato del Pdl, Giorgia Meloni.

17.15 – Terminato il vertice del Pdl a Palazzo Grazioli
E’ terminato, dopo poco più di due ore, il vertice a palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del Pdl. Vertice, ha spiegato Cicchitto, per fare il punto – dopo la decisione del partito di via dell’Umiltà di considerare conclusa l’esperienza del governo Monti – sulla data delle elezioni e la prossima campagna elettorale.  

16.53 – Concluso il colloquio Napolitano-Fini
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini.

16.52 – Bersani è arrivato al Quirinale
Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, è appena arrivato al Quirinale. Con lui i capigruppo di Senato e Camera, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini.

16.44 – Maroni: “Napolitano incontra tutti tranne la Lega”
“Crisi di governo: Napolitano incontra tutti tranne la Lega, unico partito di opposizione. Viva la democrazia! Via da Roma, Prima il nord!”. Lo scrive in un tweet il segretario federale del Carroccio, Roberto Maroni.

16.05 – Pdl: in corso vertice a Palazzo Grazioli
E’ in corso a Palazzo Grazioli un vertice del Pdl con Silvio Berlusconi. Alla riunione sono presenti oltre al Cavaliere, il segretario Alfano, i coordinatori Verdini e Bondi, Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, Brunetta e i capigruppo Gasparri e Cicchitto. Secondo fonti che pero’ non trovano conferme ufficiali, al vertice avrebbe preso parte anche il presidente del Senato Schifani. Dall’entourage di Schifani, tuttavia, non viene confermata la notizia.

14,52 – Nel pomeriggio attesi al Quirinale Bersani, Casini e Fini
Il leader del Pd Pierluigi Bersani, secondo quanto si apprende, salirà al Quirinale alle 16.45 con i capigruppo di Senato e Camera, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini. Dopo i colloqui avuti già in mattinata con Alfano (accompagnato dai capigruppo Cicchitto e Gasparri) e il presidente del Senato Schifani. Dopo Bersani toccherà a Casini (con il quale verosimilmente si presenteranno i capigruppo Gianluca Galletti e Gianpiero D’Alia) e al presidente della Camera Gianfranco Fini.

14.16 – Nel Pdl prende corpo il gruppo pro-Monti
“Siamo in attesa, io sono disponibile ad impegnarmi, ci vorrebbe pero’ che Monti ci metta la faccia”, dice Giuliano Cazzola, uno degli esponenti del Pdl che ieri hanno annunciato in Aula di votare la fiducia al governo. Nel partito di via dell’Umilta’ c’e’ ancora fibrillazione dopo la decisione di Silvio Berlusconi di candidarsi. Sono per esempio in corso contatti tra Gianni Alemanno, esponenti vicini a Cl e singoli deputati per creare le condizioni di un ‘rassemblement’ che sostenga il Professore

 

14.10 – Costi della politica: 10 votano sì in dissenso con il gruppo. Lupi vota no
Salgono a 10 i deputati del Pdl che votano sì, in dissenso con il proprio gruppo, in Aula alla Camera sul decreto sui costi della politica (ieri sulla fiducia erano stati 5). Si tratta di Francesco Biava, Giuliano Cazzola, Marcello De Angelis, Franco Frattini, Mario Landolfi, Gennaro Malgieri, Alfredo Mantovano, Carlo Nola, Barbara Saltamartini e Mario Valducci. Il vice presidente della Camera, Maurizio Lupi ha votato no.

13.45 – Costi della politica: la Camera dà l’ok al decreto con 268 sì e 153 astenuti
Sì definitivo dell’Aula della Camera al decreto legge sui costi della politica negli enti locali. I voti a favore sono stati 268, 153 astenuti, un contrario. Ad astenersi sono stati i deputati del Pdl, anche se ci sono stati diversi voti a favore a partire da chi ieri ha votato la fiducia come Franco Frattini e Giuliano Cazzola. Astenuti anche Idv e Radicali.

13.45 – Alfano al Pd: “Non siete marziani della politica, noi siamo in campo”
“La campagna elettorale sara’ fattadicendo che voi non siete dei marziani, avete governato per otto anni, governate nei comuni. Non vi consentiremo di sottrarvi alle vostre responsabilità. La cosa su cui ci impegneremo: noi non faremo riscrivere da voi la nostra storia anche perchè quando scrivere la storia usate il bianchetto per le cose che non vi convengono e l’evidenziatore per quelle che vi convengono. Noi ci siamo e restiamo in campo”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano che avverte il leader Pd: “Glielo dico con una certa fermezza e solennita’: noi non faremo riscrivere da voi la nostra storia”. 

13.42 – Alfano: “I peggiori errori di Monti sono colpa del Pd”
Da parte di questo governo “sono stati compiti alcuni errori e i principali glieli ha fatti compiere il Pd’’. Lo ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano in Aula alla Camera citando ad esempio la riforma del mercato del lavoro sulla quale il Pd ha agito “sotto il diktat della Cgil a sua volta sotto il diktat della Fiom”.

13.40 – Alfano: “Il governo rispetti gli impegni su giustizia e intercettazioni”
“Il governo non ha avuto la forza di mantenere gli impegni presi sull’abuso delle intercettazioni e sulla responsabilità civile dei magistrati” e vorremmo che il governo utilizzasse le “ultime settimane” per mantenere gli impegni presi. Lo dice il segretario del Pdl Angelino Alfano, intervenendo in Aula alla Camera. “Vorremmo che il governo usi le sue ultime settimane per rispettare un impegno assunto anche con noi: noi vorremmo che gli impegni in materia di giustizia fossero mantenuti”.

13.40 – Alfano: “Vogliamo una conclusione ordinata della legislatura”
“Ieri non abbiamo votato la sfiducia” al governo “perché avremmo causato l’abisso dell’esercizio provvisorio. Vogliamo concludere ordinatamente questa legislatura” senza strappi e senza “mandare le istituzioni e il Paese allo scatafascio”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano, in Aula.

13.38 – Alfano: “Rispetto per Monti, ma con lui le cose vanno peggio”
Il Pdl esprime rispetto al premier Mario Monti per la sua “correttezza”, ma “le cose vanno peggio e abbiamo il diritto di dirlo agli italiani. Le cose vanno peggio perchè la disoccupazione è cresciuta, le tasse sono aumentae, l’inflazione è cresciuta. Gli errori più forti li ha fatti il Pd: mi riferisco alla riforma del lavoro. Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, parlando alla Camera. 

13.36 – Alfano: “L’epilogo del governo è stata la decisione sulla Palestina”
“Noi abbiamo notato come alcune cose non siano andate bene e l’epilogo di questo governo è stato l’orientamento sulla Palestina che ha riorientato in una direzione la politica estera su una strada che non ci piace. Lo consideriamo un errore e lo ascriviamo al cattivo condizionamento della sinistra”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano in Aula. “Siamo convinti che la nostra forza è e resterà ancora maggioranza in questa paese”

13.36 – Bersani al Pdl: “Vi lascio cieli azzurri e favole”
“Vi lasciamo i cieli azzurri, i miracoli e quant’altro. Noi non racconteremo favole, avremo due parole da dire alla gente: moralità e lavoro”. Pierluigi Bersani conclude tra gli applausi del suo gruppo l’intervento sul dl sui costi della politica in aula alla Camera e si scaglia contro il Pdl che definisce “irresponsabile”. “Se voi proporrete favole, noi non proporremo favole. Voi proporrete l’uomo del miracolo, noi chiederemo uno sforzo comune. Lasceremo a voi le campagne di comunicazione, i soli in tasca e i cieli azzurri. Noi andremo dalla gente a dire due parole: moralità e lavoro. Non ce le ha insegnate nessun comunicatore, le abbiamo sentite in un lungo viaggio nel Paese.Per noi è il tempo del cambiamento e della riscossa civica”. Bersani ha affermato che la frase chiave del Pd sarà “chi ha di più dovrà dare di più” ed ha concluso affermando: “Abbiamo l’ambizione di metterci alla testa di questo cambiamento”.

13.35 – Bersani: “Il Pdl irresponsabile, non ha mai fatto autocritica”
“Siete degli irresponsabili, voi e tutti quelli che hanno fatto finta di credervi in giro per l’Italia”. Lo ha detto il leader del Pd Pierluigi Bersani parlando in Aula alla Camera parlando della “spregiudicatezza” di Berlusconi che per lungo tempo ha ignorato la crisi in corso. “Per dieci mesi – ha detto ancora Bersani – non avete mai messo all’ordine del giorno della vostra discussione se aveste sbagliato qualcosa. Se non avete riflettuto su questo per voi il governo Monti non è una transizione come per noi ma una parentesi”.

13.30 – Alfano: “Consideriamo conclusa l’esperienza del governo”
“Consideriamo conclusa l’esperienza di questo governo. Questo non ha nulla a che fare con la persona di Monti, con il suo servire le Istituzioni e con con sua lealtà nelle forze politiche e con noi in particolare”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano in aula alla Camera.

13.28 – Bersani al Pdl: “Irresponsabili, speravate si bagnasse solo la terza classe”
“Siete stati irresponsabili, ci avete raccontato che la crisi era solo psicologica, voi e quelli che hanno fatto finta di credervi sperando che si bagnasse solo la terza classe per egoismo sociale”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani, parlando alla Camera e rivolgendosi alla vecchia maggioranza Pdl-Lega.

13.28 – Bersani: “Muore la speranza di un rinnovamento del centrodestra italiano”
“Non penserete mica che la medicina possa venire da Berlusconi, Tremonti e Calderoli quelli che ci hanno portato fino a qui. Oggi è successo qualcosa di più profondo: qui muore la speranza che il centrodestra italiano possa fare un cambiamento e innovazione. E’ la speranza che muore, noi ci prendiamo l’impegno a costruire una politica nuova, non demagogica”. Lo afferma Pier Luigi Bersani, nel corso del suo intervento in Aula.

13.26 – Bersani: “Noi responsabili, ma non sosterremo la propaganda del Pdl”
“Noi abbiamo una parola sola e saremoleali e siamo pronti a esserlo fino alla fine della legislatura. Leali nel sostegno al governo e alle indicazioni del capo dello Stato. Ma non siamo ingenui e non ci mettiamo sulle spalle il peso della vostra propaganda”. Lo ha detto il leader del Pd Pierluigi Bersani rivolgendosi al Pdl in Aula.

13.24 – Bersani: “L’Imu non è la tassa di Monti, ma di Berlusconi e Tremonti”
“L’Imu non e’ la tassa di Monti, madi Berlusconi e Tremonti”. Lo afferma Pier Luigi Bersani, segretario del Pd intervenendo in Aula alla Camera.

13.19 – Casini: “Il governo non diventi un parafulmine per giochi irresponsabili”
“Guai, se cedendo ad una strategialogorante il Governo si rassegnasse a tirare a campare. Il Governo non può diventare il parafulmine di questi giochi irresponsabili fatti sulla pelle degli italiani”. Lo ha detto Pier Ferdinando Casini parlando alla Camera. Il leader dell’Udc ha confermato che il suo partito continuerà a “privilegiare il dialogo con le forze che sostengono questo Governo”. “Questo è il banco di prova del nostro sostegno”, ha aggiunto.

13.10 – Casini: “Il Pdl ha tolto la fiducia solo per calcolo elettorale”
“Il Pdl ha tolto la fiducia ha Monti dalla sera alla mattina solo per calcolo elettorale. O per motivi connessi a provvedimenti che si stanno varando”. Lo ha sottolineato il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini intervenendo in aula alla Camera. Attaccando più volte Berlusconi pur senza mai citarlo, Casini ha aggiunto che si annuncia da parte del Pdl “una campagna elettorale fatta di falsità e di veleni”.

12.46 – Anche Bersani e Casini oggi da Napolitano
Anche il leader del Pd Pierluigi Bersani e quello dell’Udc Pierferdinando Casini, secondo quanto si apprende, saranno ricevuti in giornata al Quirinale.

12.22 – Anche Fini sarà ricevuto al Quirinale
Anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, secondo quanto si apprende, dovrebbe essere ricevuto in giornata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non sarà, però, in mattinata visto che il presidente di Montecitorio è impegnato a presiedere l’Aula.

12.09 – Costi della politica: al via le dichiarazioni di voto, interverranno Alfano e Bersani
Sono cominciate nell’aula della Camera le dichiarazioni di voto sul dl costi della politica, su cui ieri il governo ha ottenuto la fiducia ma senza i voti del Pdl. Pierluigi Bersani ha annunciato su twitter che interverrè alle 12,45, e così pure Pierferdinando Casini. E’ previsto anche l’intervento di Angelino Alfano, che in mattinata è salito al Quirinale per un colloquio con il Capo dello Stato.

11.54 – Concluso l’incontro Napolitano-Alfano
Il Presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Segretario Nazionale de “Il Popolo della Libertà”, Angelino Alfano, con i Presidenti dei Gruppi Parlamentari del Senato della Repubblica, Maurizio Gasparri, e della Camera dei Deputati, Fabrizio Cicchitto. Lo ha reso noto un comunicato del Quirinale. 

11.43 – Schifani al Quirinale, ancora in corso l’incontro Napolitano-Alfano
Mentre è in corso l’incontro tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la delegazione del Pdl guidata da Angelino Alfano, è giunto al Quirinale il presidente del Senato, Renato Schifani.

11.00 – In corso l’incontro Napolitano-Alfano
Il segretario del Pdl Angelino Alfanosi è recato stamane al Quirinale, insieme con i capigruppo del Pdl di Camera e Senato Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.

10.54 – Il Financial Times: “E’ difficile, ma bisogna imparare a vivere senza Monti”
Per il britannico Financial Times “la dimostrazione di potere da parte di Berlusconi fa salire la tensione su Monti”, mentre per il Wall Street Journal “il boicottaggio del partito di Berlusconi fa sobbalzare il governo italiano”. Entrambi i quotidiani sottolineano che l’azione dei deputati del Pdl ha “innervosito i mercati” facendo impennare lo spread. Sempre dalle pagine dell’Ft, Bill Emmott in un editoriale invita gli investitori ad “imparare a vivere senza Monti”.

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