Siria, Israele: “Creiamo una zona demilitarizzata al confine”. Erdogan a Meloni: “Mentalità da occupazione, è in atto un’aggressione” – Diretta
Esplosioni attribuite a Israele si sono verificate anche nella città portuale di Latakia e a Deir Ezzor. Distrutti centri di ricerca e asset navali. Concluse le ricerche nel carcere di Sednaya. Hts: “40 cadaveri con segni di tortura trovati in un ospedale”
Aggiornato: 22:02
I fatti più importanti
- Abu Mohammed al Jolani: "Nulla più da temere dalla Siria"
- Sono 480 i raid aerei compiuti da Israele su obiettivi militari in Siria
- Fonti di Israele: "Se la nuova Siria ci attacca, reagiremo"
- Erdogan a Meloni: "In Siria in atto un'aggressione di Israele"
- Israele: "Stiamo costruendo una zona demilitarizzata al confine con la Siria"
- Israele conferma: "Abbiamo distrutto la flotta siriana"
- Bashir: "Scioglieremo i servizi di sicurezza e aboliremo la legge anti-terrorismo"
- Erdogan: "Non permetteremo che la Siria venga divisa di nuovo"
- Il Qatar apre i contatti con l'Hts di Al Jolani
- Portavoce Idf smentisce notizie sui tank: “Non stiamo avanzando verso Damasco”
- Al-Mayadeen: “Tank israeliani a 20 km da Damasco, occupate otto località della periferia”
- Il gruppo filoturco dell'Sna ha preso il controllo di Manbij. Reuters: ”È un accordo Usa-Turchia”
- Concluse le ricerche nella prigione di Sednaya. I caschi bianchi: “Non ci sono altri detenuti, nessun’area nascosta”
- Osservatorio siriano dei diritti umani: “Israele ha effettuato 310 raid nel Paese”
- Il leader di Hts Jolani annuncia una lista di ricercati dell'ex regime per torture
- Forti esplosioni a Damasco nella notte. Colpite anche Latakia e Deir ez Zor: “raid israeliani”
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22:02
Hezbollah auspica che i nuovi governanti della Siria respingano “l’occupazione israeliana”
Hezbollah ha affermato di auspicare che i nuovi governanti della Siria respingano “l’occupazione israeliana” della loro terra, pochi giorni dopo la caduta del presidente Bashar al-Assad. “Speriamo di vedere la Siria stabilizzarsi e assumere una posizione ferma contro l’occupazione israeliana, impedendo al contempo l’interferenza straniera nei suoi affari”, ha dichiarato l’organizzazione in una nota citata da Al Jazeera.
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21:41
Abu Mohammed al Jolani: “Nulla più da temere dalla Siria”
La comunità internazionale “non ha più nulla da temere dalla Siria dopo il rovesciamento del regime di Bashar al Assad”. Lo ha dichiarato a Sky News il leader di Hayat Tahrir al Sham, Abu Mohammed al Jolani, aggiungendo che “i loro timori sono inutili, se Dio viole”. “La paura derivava dalla presenza del regime. Il Paese si sta muovendo verso lo sviluppo e la ricostruzione. Sta andando verso la stabilità. La gente è esausta per la guerra. Quindi il Paese non è pronto per un’altra guerra e non ci entrerà”.
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21:30
Sono 480 i raid aerei compiuti da Israele su obiettivi militari in Siria
Sono complessivamente 480 i raid aerei compiuti da Israele su obiettivi militari nelle ultime 48 ore in Siria, tra cui batterie antiaeree, aeroporti, siti di produzione di armi, depositi di armi, strutture militari. Lo riferisce l’Idf aggiungendo di aver distrutto “la maggior parte delle scorte di armi strategiche in Siria”. La Marina israeliana ha inoltre preso di mira due strutture della Marina siriana, “distruggendo 15 navi”, aggiunge l’esercito israeliano in un comunicato su Telegram.
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18:25
Prima riunione tra il nuovo governoe gli ambasciatori in Siria
Il nuovo governo siriano ha “tenuto un incontro con gli ambasciatori di Iraq, Bahrein, Oman, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Arabia Saudita e Italia”, unico Paese occidentale. Lo riferisce un comunicato del Dipartimento degli affari politici del governo interinale siriano, sottolineando che “l’incontro è stato positivo e gli ambasciatori hanno promesso un coordinamento di alto livello con il nuovo governo”. Contattate dall’ANSA, fonti della Farnesina hanno confermato l’incontro con l’incaricato d’affari Stefano Ravagnan.
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18:24
Kallas: “Evitare nuove ondate migratorie”
“Alcuni Paesi, come la Turchia, hanno già indicato il rientro dei rifugiati in Siria. Per questo sottolineo l’importanza della tutela delle minoranze: non vogliamo che ci siano nuove ondate di rifugiati provenienti da gruppi diversi dalla Siria. Questo è nell’interesse di tutti i Paesi della regione e anche dell’Ue”. Lo ha detto l’Alta rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas, in audizione alla commissione Esteri del Parlamento europeo.
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18:24
Netanyahu: “Ho autorizzato il bombardamento di armi siriane”
“Se il nuovo regime in Siria permetterà all’Iran di tornare a stabilirsi o permetterà il trasferimento di armi a Hezbollah, risponderemo con forza e gli faremo pagare un prezzo pesante. Siamo intenzionati a fare tutto il necessario per garantire la nostra sicurezza. In questo contesto, ho autorizzato l’aviazione a bombardare capacità militari strategiche lasciate dall’esercito siriano, affinché non finiscano nelle mani dei jihadisti”, lo dichiara il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una nota diffusa dal suo ufficio. Parlando dal ministero della Difesa a Tel Aviv, il primo ministro ha aggiunto: “Vogliamo avere relazioni con il nuovo regime siriano. Ma se questo regime permetterà all’Iran di tornare a stabilirsi in Siria, o permetterà il trasferimento di armi iraniane o qualsiasi altra arma a Hezbollah, o se ci attaccherà, risponderemo con forza e gli faremo pagare un prezzo pesante. Ciò che è accaduto al precedente regime accadrà anche a questo”. Netanyahu ha affermato che ciò che sta facendo Israele “è simile a ciò che fece la Royal Air Force britannica quando bombardò la Marina del regime di Vichy che collaborava con i nazisti, per impedire che finisse proprio nelle mani dei nazisti”.
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18:23
Von der Leyen: “A Erdogan ho chiesto di preservare l’integrità della Siria”
“Scambio sostanziale con Recep Tayyp Erdogan sulla situazione in Siria. L’integrità territoriale della Siria deve essere preservata e le minoranze devono essere protette. Ci incontreremo all’inizio della prossima settimana in Turchia per discutere di cosa significhi questo sviluppo per la regione e non solo”. Lo scrive la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo un colloquio telefonico con il presidente turco.
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18:22
Usa preoccupati per la presenza di armi chimiche in Siria
Gli Stati Uniti “sono preoccupati per la presenza e il potenziale uso di armi chimiche in Siria”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa.
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18:19
Blinken: “Serve inclusività nel nuovo governo siriano”
Il segretario di stato Usa Antony Blinken invita tutti i Paesi a sostenere un processo “inclusivo” per il nuovo governo siriano. “Il popolo siriano deciderà il futuro della Siria. Tutte le nazioni dovrebbero impegnarsi a sostenere un processo inclusivo e trasparente e ad astenersi da interferenze esterne”, ha affermato Blinken in una nota.
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16:33
Fonti di Israele: “Se la nuova Siria ci attacca, reagiremo”
“Israele non è interessato a interferire negli affari interni della Siria, ma agirà con risolutezza per proteggere la sua sicurezza: se il nuovo governo agisce contro Israele, o permette all’Iran di ristabilirsi in Siria e agire contro Israele dal suo territorio, noi attaccheremo con forza e determinazione questi tentativi, e il prezzo sarà pesante e doloroso”. Lo detto alla tv pubblica Kan un alto funzionario israeliano.