Nuovo audio di Berlusconi: “Non dico cosa penso di Zelensky”. Meloni: “Chi non segue linea atlantica non sarà al governo, a costo di non farlo”

Mentre Mattarella convoca le consultazioni (il calendario), le parole del leader di Fi complicano la strada (ascolta). Botta e risposta con Meloni: "Nessuno metta in discussione i miei valori". Letta: "Minata la credibilità ". M5s-Azione: "Tajani non può andare agli Esteri"

Aggiornato: 23:11

I fatti più importanti

  • In Evidenza
    23:02

    Il riassunto della giornata

    Il secondo audio diffuso da La Presse riguardo alle considerazioni di Silvio Berlusconi sull’invasione dell’Ucraina e i suoi giudizi sulle leadership di Ue e Usa hanno provocato un netto strappo con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio in pectore. I 4 minuti di opinioni in libertà del leader di Forza Italia hanno portato la presidente di Fratelli d’Italia a diffondere una nota durissima: “Atlantismo o fuori dal governo, a costo che non parta”, il cuore del suo pensiero spingendosi fino a minacciare di non dare il là all’avventura. La presa di posizione è stata così forte da portare Berlusconi a rispondere: una marcia indietro, ma non un mea culpa. Nel rivendicare i suoi “riferimenti” valoriali, da “28 anni” improntati all’europeismo e all’atlantismo, l’ex premier ha messo in chiaro: “Nessuno, sottolineo nessuno, può permettersi di metterli in discussione”. Insomma, il trio che andrà da Mattarella a prendersi il via libera per formare il nuovo esecutivo ci arriva claudicante e con i nervi tesi. E Forza Italia appare sempre più dilaniata: la fuga degli audio – che hanno innescato la crisi di governo prima della nascita – ha spinto Berlusconi ha parlare addirittura di “dossieraggio”. Un’accusa che, visto dove è maturato il tradimento, è di fatto rivolta ai suoi. In questo clima iniziano le consultazioni di Sergio Mattarella in vista della formazione del nuovo governo: dalle 10 i primi colloqui con i presidenti di Senato e Camera, che termineranno nel pomeriggio con le delegazioni delle opposizioni. Venerdì salirà al Colle il centrodestra: si presenterà unito, almeno sulla carta. 

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  • 23:02

    Il riassunto della giornata

    Il secondo audio diffuso da La Presse riguardo alle considerazioni di Silvio Berlusconi sull’invasione dell’Ucraina e i suoi giudizi sulle leadership di Ue e Usa hanno provocato un netto strappo con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio in pectore. I 4 minuti di opinioni in libertà del leader di Forza Italia hanno portato la presidente di Fratelli d’Italia a diffondere una nota durissima: “Atlantismo o fuori dal governo, a costo che non parta”, il cuore del suo pensiero spingendosi fino a minacciare di non dare il là all’avventura. La presa di posizione è stata così forte da portare Berlusconi a rispondere: una marcia indietro, ma non un mea culpa. Nel rivendicare i suoi “riferimenti” valoriali, da “28 anni” improntati all’europeismo e all’atlantismo, l’ex premier ha messo in chiaro: “Nessuno, sottolineo nessuno, può permettersi di metterli in discussione”. Insomma, il trio che andrà da Mattarella a prendersi il via libera per formare il nuovo esecutivo ci arriva claudicante e con i nervi tesi. E Forza Italia appare sempre più dilaniata: la fuga degli audio – che hanno innescato la crisi di governo prima della nascita – ha spinto Berlusconi ha parlare addirittura di “dossieraggio”. Un’accusa che, visto dove è maturato il tradimento, è di fatto rivolta ai suoi. In questo clima iniziano le consultazioni di Sergio Mattarella in vista della formazione del nuovo governo: dalle 10 i primi colloqui con i presidenti di Senato e Camera, che termineranno nel pomeriggio con le delegazioni delle opposizioni. Venerdì salirà al Colle il centrodestra: si presenterà unito, almeno sulla carta. 

  • 22:58

    Usa: “Parole di B.? Pronti a lavorare col governo”

    “Rispettiamo la scelta democratica del popolo italiano. Siamo pronti e impazienti di lavorare col governo italiano che si forma attraverso il processo costituzionale, per far avanzare il nostri numerosi obiettivi condivisi e i nostri reciproci interessi, compreso il nostro impegno verso l’alleanza transatlantica”: lo ha detto all’ANSA un portavoce del Dipartimento di stato Usa rispondendo alla domanda se le parole di Berlusconi su Putin e sulla guerra in Ucraina possano essere un problema per i rapporti del futuro esecutivo con gli Usa e la coalizione pro Kiev.

  • 22:36

    Berlusconi: “Pace se diritti Ucraina tutelati”

    “Interrogarsi sulle cause del comportamento russo, come stavo facendo, e auspicare una soluzione diplomatica il più rapida possibile, con l’intervento forte e congiunto degli Stati Uniti e della Repubblica cinese, non sono atti in contraddizione con la solidarietà occidentale e il sostegno al popolo ucraino. Del resto alla pace non si potrà giungere se i diritti dell’Ucraina non saranno adeguatamente tutelati”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in una nota dopo le sue dichiarazioni audio sul conflitto in Ucraina.

  • 22:24

    L’accusa di B. ai suoi per l’audio: “Dossieraggio”

    “La colpa non è degli organi di informazione, ovviamente costretti a diffondere queste notizie, è di chi usa questi metodi di dossieraggio indegni di un Paese civile”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi riferendosi alla diffusione delle sue dichiarazioni audio. Berlusconi ha aggiunto: “Tutto questo però non esisterebbe, se non vi fosse in Italia la pessima abitudine di trasformare la discussione politica in pettegolezzo, utilizzando frasi rubate registrate di nascosto, e appunti fotografati con il teleobbiettivo, con un metodo non solo sleale ma intimidatorio. Un metodo soprattutto che porta a stravolgere e addirittura a rovesciare il mio pensiero, usando a piacimento brandelli di conversazioni, attribuendomi opinioni che stavo semplicemente riferendo, dando a frasi discorsive un significato del tutto diverso da quello reale”.

  • 22:23

    Berlusconi: “Mia posizione è la stessa della Nato”

    “La mia posizione personale e quella di Forza Italia non si discostano da quella del governo italiano, dell’Unione europea, dell’Alleanza atlantica né sulla crisi ucraina, né sugli altri grandi temi della politica internazionale. Lo abbiamo dimostrato in decine di dichiarazioni ufficiali, di atti parlamentari, di voti alle Camere”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi in una nota in cui, aggiunge, ha dovuto “ribadire l’ovvio” dopo le dichiarazioni audio diffuse.

  • 22:01

    Berlusconi: “Nessuno metta in discussione il mio atlantismo”

    “In 28 anni di vita politica la scelta atlantica, l’europeismo, il riferimento costante all’Occidente come sistema di valori e di alleanze fra Paesi liberi e democratici sono stati alla base del mio impegno di leader politico e di uomo di governo. Come ho spiegato al Congresso degli Stati Uniti, l’amicizia e la gratitudine verso quel Paese fanno parte dei valori ai quali fin da ragazzo sono stato educato da mio padre. Nessuno, sottolineo nessuno, può permettersi di mettere in discussione questo”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

  • 21:41

    Calenda rilancia Meloni: “Brava”

    Il leader di Azione, Carlo Calenda, condivide le parole del premier in pectore Giorgia Meloni sull’Ucraina. “Brava”, commenta Calenda su Twitter, rilanciando il link a un articolo che titola sulle parole della leader FdI “Ue e Nato caposaldi, chi non è d’accordo fuori dal governo”.

  • 20:29

    Fratoianni: “Colpisce applauso deputati Fi dopo le parole di B.”

    “Lo ripeto un’altra volta: che Berlusconi sia amico di Putin e del suo regime, è cosa nota e risaputa. Quello che colpisce davvero però è l’applauso scrosciante dei parlamentari di Forza Italia dopo le sue parole” Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra.

  • 20:28

    Meloni, Mulè: “Sottoscrivo parole sulla politica estera”

    “Sottoscrivo e approvo, è logico, normale”. Così Giorgio Mulé, neo-eletto vicepresidente della Camera di Forza Italia, interpellato a Porta a Porta sulla nota di Giorgia Meloni a proposito della politica estera del suo futuro governo. Tajani, ha aggiunto, “incarna pienamente la linea atlantista: l’analisi del sangue su questo anche no…”. Ha la fiducia di Berlusconi? “Totalmente, su quello Berlusconi non arretra di un millimetro”.