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“Meloni e Tajani lavorino per l’ingresso della carovana italiana a Gaza”: l’appello di Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli

I leader del centrosinistra: "Gaza oggi è l’inferno in terra, l'Italia deve battere un colpo"
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“La carovana dell’Intergruppo parlamentare per la pace tra Palestina e Israele sta raggiungendo il valico di Rafah: chiediamo alla presidente del Consiglio Meloni e al ministro Tajani di impegnarsi perché i nostri parlamentari e le associazioni della società civile, in rappresentanza dei cittadini italiani, possano entrare nella Striscia di Gaza per consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione civile e accompagnarne la distribuzione”. Lo chiedono in una nota congiunta i quattro leader del centrosinistra, la segretaria Pd Elly Schlein, il presidente del M5s Giuseppe Conte, il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli e il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni. Il riferimento è alla delegazione italiana dell’iniziativa “Gaza oltre il confine, in viaggio verso il valico tra l’Egitto e la Striscia per documentare il blocco degli aiuti e denunciare l’inerzia del nostro governo e della comunità internazionale di fronte alle condizioni drammatiche della popolazione palestinese.

Abbiamo letto le parole del ministro Tajani che si dice preoccupato per il dramma in corso, causato dal blocco degli aiuti imposto da oltre due mesi dal governo criminale di Netanyahu. Siamo però ancor più preoccupati per l’escalation delle operazioni militari dell’Idf (le forze armate israeliane, ndr) che da ieri sera sono costate la vita a oltre cento palestinesi e hanno sin qui causato oltre sessantamila vittime“, scrivono Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni. “Non si può più restare a guardare, il tempo delle parole è finito. Gaza oggi è l’inferno in terra. L’Italia deve battere un colpo, Tajani passi dalle parole ai fatti: faccia pressione sulle autorità israeliane affinché Netanyahu cessi di ordinare i bombardamenti di civili e affinché si metta fine al vile ricatto del blocco degli aiuti umanitari”, chiedono.

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