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Il sogno europeo dei nostri padri sta diventando l’incubo dei nostri figli: svegliamoci!

La gestione dell’Euro ha generato delle autarchie, la BCE e il MES, che hanno imposto a parlamenti eletti politiche che ne hanno vuotato la funzione
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di Pietro Francesco Maria De Sarlo

Nel film ‘Independence Day’ gruppi di entusiastici terresti salgono sulle terrazze dei grattacieli di New York per accogliere tra canti e balli gli alieni che, invece di ricambiare, li vaporizzano. Mi ricordano i nostri fan della Ue, che sono un poco come Peter Pan che rifiuta di crescere rifugiandosi nell’Isola che non c’è propagandando una Europa che non c’è.

L’assetto istituzionale Ue è quello di una Confederazione che regola i propri rapporti sulla base di trattati, con un’anomalia: un’unica moneta senza unico Stato. I presupposti di una Confederazione sono quelli della parità di diritti e doveri tra i membri e che non si creino accordi strutturali tra gruppi di Stati, che subornino gli interessi comuni ai propri e che prevarichino sugli stati piccoli. Da questo discende il diritto di veto per ogni membro della Confederazione.

La moneta senza Stato implica un’unica politica monetaria per economie molto diverse e si è preteso, contro ogni logica, che imporre la stessa politica economica portasse alla convergenza virtuosa di benessere e Pil. Ovviamente le cose sono andate in modo diverso. Fatto 100 il Pil pro capite (BMI-Eurostat) della Germania nel 2000 quello dell’Italia era a 84, oggi è a 73. Quello della Francia era a 93, oggi a 82. Per contro quello della Polonia era a 19 e oggi a 37, in rapida crescita come tutte le economie dell’Est Ue, e l’Olanda che era a 84 ora è a 120. Le politiche di rigore hanno aumentato le disparità senza produrre effetti positivi sui conti pubblici. La Francia è passata da un rapporto Debito/Pil del 60% del 2000 al 110% del 2023, l’Italia dal 109% al 135%. Per contro la Germania è passata dal 60% a 63%, la Polonia da 36% a 49% e l’Olanda da 52% a 45%.

La gestione dell’Euro ha generato delle autarchie, la BCE e il MES, che hanno imposto a parlamenti eletti politiche che ne hanno vuotato la funzione e misure che hanno avuto effetti deleteri non pagandone alcun prezzo.

A tutto ciò si è arrivati con la pretesa di consegnare la Confederazione Europea a uno Stato guida, la Germania, e allargando l’Unione Europea ad Est consentendole una centralità politica che si è tradotta in un forte peso decisionale grazie anche alla massa critica nelle varie istituzioni, in specie Consiglio ed Eurogruppo, fornita da Olanda e paesi dell’Est, Polonia in primis, costituendo un blocco a cui è impossibile opporsi.

A favorire questo assetto è stata soprattutto l’Italia la cui politica ‘europeista’ è stata determinata da Prodi, Gentiloni, Letta, Mattarella e poi Renzi e ora Calenda e sponsorizzata dai media di sistema, che ora chiedono anche l’abolizione del diritto di veto: unica nostra difesa. Come abbia utilizzato la propria forza la Germania per salvare le proprie banche e imporre le sue politiche lo si è visto con la Grecia. L’Olanda con il dumping fiscale, favorisce l’imprenditoria proprietaria anche dei media rendendo con la propaganda inespugnabile il fortino degli interessi nord europei.

Affidare all’Europa la negoziazione dei dazi per tutti è puerile. La Germania userà la propria forza per mettere al sicuro quello che le interessa, a scapito delle produzioni che interessano gli altri e, non essendo la Ue uno stato Federale, a squilibri negoziali non potranno seguire compensazioni per gli Stati penalizzati.

In questo contesto stiamo andando a un riarmo della Germania che mette i brividi, in specie in una Europa che non è stata capace di mezza iniziativa di pace. Dimentichiamo che la Nato è nata sia per fare da deterrente alla espansione dell’Urss sia per evitare l’ennesima guerra prodotta dalla Germania e dagli europei. Infine l’Europa invoca il diritto internazionale quando le fa comodo. La CPI è esempio di faro di civiltà quando chiede l’arresto di Putin, e non merita neanche un attimo del cipiglio austero di Mattarella a difesa quando è sottoposta ad attacco per la richiesta di arresto di Netanyahu.

O ci svegliamo o il sogno europeo dei nostri padri diventerà l’incubo dei nostri figli.

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