Cultura

Boom di vendite per la narrativa italiana nel 2023: da “La portalettere” di Giannone a Murgia e Ammaniti. Nella “Top 10” 7 titoli sono italiani

di Giulia Vitali

Cosa leggono gli italiani? Quali generi prediligono? Preferiscono la carta o il digitale? Quanti libri comprano? Sono domande che trovano delle risposte nei dati pubblicati dall’Associazione italiana editori. Secondo la ricerca il mercato del libro nel 2023 registra una sostanziale tenuta: le vendite sono state pari a 1,697 miliardi di euro a prezzo di copertina, mentre le copie sono state 111,85 milioni.

Aumenta la spesa ma meno copie vendute – Secondo il report gli italiani hanno speso l’8,8 per cento in più rispetto al 2022, ma hanno comprato meno copie, circa lo 0,7 per cento in meno, dovuto probabilmente all’aumento del prezzo di copertina che nel 2023 si è assestato in media a 15,17 euro. I dati più interessanti arrivano però dalla classifica “Top 10dei titoli del 2023 che vedono una grande rivalsa della narrativa italiana: infatti 7 libri su 10 sono italiani. Libri che, nell’anno appena chiuso, si sono fatti spazio tra quasi 69 mila titoli pubblicati.

Nel podio La portalettere di Giannone – Il podio vede l’autobiografia del principe Harry, Spare- Il minore, al primo posto. Dopo numerose interviste e la serie tv di Netflix, i duchi del Sussex sono tornati a far parlare di loro con un romanzo in cui Harry racconta la sua storia. Date le pagine ricche di rivelazioni sulla casa reale inglese, non stupisce che abbia suscitato così tanta curiosità. Sul secondo gradino del podio c’è La portalettere di Federica Giannone. La storia della protagonista Anna, del suo gesto rivoluzionario di partecipare al concorso per portalettere in un paesino del Salento, Lizzanello – impregnato di tutti gli stereotipi che gli anni ’30 ci permettono di immaginare – e della sua forza hanno tenuto questo romanzo in classifica per mesi. La medaglia di bronzo appartiene di nuovo alla narrativa straniera: Dammi mille baci di Tillie Cole. Il romanzo rosa che ha spopolato su tiktok è un inno all’amore e all’amicizia – che durano per sempre, oltre il tempo e oltre il destino- e alle difficoltà che si incontrano sulla strada mentre si cresce.

Da Murgia a Vannacci – Un gradino sotto il podio si trova Tre ciotole di Michela Murgia. Il sottotitolo “Rituali per un anno di crisi” riassume molto bene la trama di questo romanzo di storie separate, incentrato sulla forza che l’essere umano dimostra di avere quando, dopo una “crisi”, deve trovare dei modi – nuovi e propri – per poter sopravvivere. Poi Il mondo al contrario di Roberto Vannacci. Il saggio provocatorio e auto pubblicato del generale Vannacci analizza temi attuali e quotidiani che non possono fare a meno che essere divisivi, confermati anche dalla polemica che questa pubblicazione ha suscitato.

Ammaniti e D’Adamo – Al sesto posto: La vita intima di Niccolò Ammaniti. Romanzo che si immerge nell’ardua impresa di esplorare la mente di una donna, la protagonista Maria Cristina Palma, bella, ricca e famosa, e custode di un segreto del passato che tornerà a bussare alla sua porta e rivelerà tutta la sua vita intima, fatta anche di paure, ossessioni e desideri inconfessabili. Poi Come d’aria di Ada D’Adamo, vincitrice postuma del Premio Strega. Il breve romanzo autobiografico racconta con forza e verità la storia di due donne, madre e figlia, Daria e Ada, che affrontano le fatiche e le gioie quotidiane di una figlia disabile e una madre che scopre una nuova malattia, punto di partenza della narrazione.

Chiudono la top 10 Follett, Volo e Cazzullo – Le armi della luce di Ken Follett, occupa l’ottavo posto. Ambientato nei primi decenni dell’800, il romanzo storico mette in mostra uno dei momenti di massimo cambiamento della storia e i protagonisti di questa vicenda – ognuno a modo proprio – saranno i rappresentanti dello scontro tra il progresso e la tradizione. Scendendo ancora si trova Tutto è qui per te di Fabio Volo, un romanzo d’amore sincero e diretto, che cattura le contraddizioni dei rapporti umani e che pone l’accento sulla voglia di mettersi in gioco, sulle possibilità dei nuovi inizi e sul valore che anche la solitudine può avere. Al decimo e ultimo posto si trova Quando eravamo padroni del mondo di Aldo Cazzullo. Al centro della narrazione vive l’impero romano, come padre di tutti gli altri imperi, fino a quelli più contemporanei, che ha dato i nomi alle cose, ha dettato regole tutt’ora in vigore e ha ispirato artisti di ogni sorta. Tramite una narrazione ricca di aneddoti e dettagli si ricostruisce il mito di Roma, i suoi personaggi, le idee e i segni.

Gli anni passati e le tendenze – È stato ottimo il posizionamento della narrativa italiana anche negli anni precedenti. Sono stati 4 i titoli nel 2022: Gianrico Carofiglio con Rancore, Antonio Manzini con Le ossa parlano, Aldo Cazzullo con Mussolini il capobanda e infine Matteo Bussola con Il rosmarino non capisce l’inverno. E così anche nel 2021. Dunque gli autori italiani se la stanno cavando bene, soprattutto quelli più letterari, considerando che gli editori traducono molto e la notevole spinta delle piattaforme social. In modo particolare, come si evince dalle classifiche, i booktoker e tutti coloro che trattano di libri sui social, influenzano le vendite. Se un libro diventa virale è destinato a scalare le classifiche. Inoltre sembra che, in Italia, ci sia un allineamento nella direzione già presa da altri Paesi: i lettori saltuari sono maggiori dei lettori forti (coloro che leggono più di 12 libri l’anno), prevale la narrativa nazionale e i testi stranieri devono diventare best seller internazionali per essere presi in considerazione.

Il traino della narrativa – Come evidenziano i dati del 2023 la narrativa italiana è il genere che maggiormente traina la crescita della lettura (con +7,2 per cento); poi, secondo la ricerca dell’Aie, a seguire c’è la manualistica e la saggistica; i dati negativi invece riguardano la narrativa straniera (-3,6 per cento) e i fumetti (-10,6 per cento). Scavando più in profondità, all’interno della stessa narrativa i generi più letti sono il rosa e il giallo (con il 41 e il 39 per cento), poi le biografie (27 per cento), i romanzi storici (26 per cento) e in coda il fantasy (19 per cento).

Crescono i lettori – Secondo la ricerca dell’Aie, rispetto agli anni precedenti c’è un aumento dei lettori: nel 2023 il 74 per cento degli intervistati (tra i 15 e i 75 anni) si sono dichiarati lettori. Hanno risposto in modo affermativo alla domanda: “Pensando agli ultimi 12 mesi è capitato di leggere, anche solo in parte, un libro di qualsiasi genere, su carta o in formato digitale o di ascoltare un audiolibro? Se sì, più o meno quanti?”. Dei tanti italiani che si dichiarano lettori, risulta che il 28 per cento dichiara di leggere tutti i giorni o quasi, la maggior parte dichiarano di leggere qualche volta la settimana (39 per cento) me il 18 per cento dice di leggere qualche volta al mese (18 per cento). Seppure oltre la metà degli intervistati dichiara di leggere meno di tre ore la settimana, e un buon 24 per cento dichiara di non aver letto nella settimana precedente, nel 2023 aumenta il tempo dedicato settimanalmente alla lettura: da 3.31 ore nel 2022 a 4.18 ore nel 2023. Dati incoraggianti che possono anche essere migliorati.

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