“Chiedevamo un contratto giusto ma dopo 50 giorni di protesta l’azienda ci ha risposto portando degli operai dall’Emilia-Romagna per lavorare al posto nostro”. Lo raccontano gli oltre cento lavoratori del macello di Baldichieri, in provincia di Asti, che da quasi due mesi protestano per chiedere l’applicazione del contratto nazionale dell’industria alimentare alla nuova proprietà. “Non ce l’abbiamo con gli operai arrivati da fuori ma con la proprietà” precisano i lavoratori che mercoledì mattina si sono fatti trovare davanti ai cancelli per aspettare l’arrivo della squadra di operai emiliani che li avrebbe sostituiti. Una protesta pacifica che si è svolta per tutta la mattina fino a quando i lavoratori hanno lasciato i furgoni fuori e sono entrati a piedi nello stabilimento. “Lo Stato deve decidere da che parte stare, non si può essere neutrali” ha dichiarato il vicecapogruppo alla Camera dell’Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, che ha incontrato i lavoratori insieme alla consigliera comunale di Torino, Sara Diena. “La lotta non finisce qui – promettono i lavoratori – non ci fermiamo fino a che non otteniamo quello che riteniamo giusto”.
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