Sono 56 i ragazzi che, dall’inizio dell’anno scolastico ad oggi, hanno lasciato il liceo classico Berchet trasferendosi in altre scuole. Il dato, considerevole in sé, è accompagnato da altre notizie allarmanti: un sondaggio condotto dagli studenti dell’istituto ha rivelato una situazione di stress e ansia diffusi. Agli studenti del liceo è stato chiesto, secondo quanto riportato da Repubblica, di rispondere a diverse domande, assegnando un punteggio da uno a cinque. Hanno partecipato in 533, più della metà dei 906 iscritti dell’istituto. Più di metà dei ragazzi ha affermato di soffrire di stress e ansia, mentre il 53% sente una forte pressione da parte degli insegnanti e il 57% non riesce ad essere sereno durante le prove orali e scritte.

Gli studenti spiegano che gli abbandoni dipendono da “una concezione di scuola sbagliata” e dal rapporto con i docenti, a cui chiedono più sensibilità e attenzione. Secondo il preside Domenico Guglielmo la causa del disagio va cercata altrove: “Ci sono delle fragilità che stiamo già tentando di affrontare, per la maggior parte provocate dagli anni di Covid, dal periodo trascorso a casa e dalla didattica a distanza”. I ragazzi la pensano diversamente: dicono che il clima di stress non può essere ricondotto solo al Covid, che ha solo fatto emergere criticità già diffuse. Chiedono piuttosto di “iniziare un percorso per aprire un dialogo con tutti gli insegnanti“, con l’obiettivo di far sì che la situazione cambi.

Tra gli studenti che hanno deciso di andarsene, da settembre ad oggi, alcuni hanno scelto un tipo diverso di istituto, mentre altri si sono ritirati del tutto. I vertici scolastici erano già a conoscenza dell’emergenza: tra le priorità inserite nel Rapporto di autovalutazione del triennio 2022/2025 c’è infatti anche quella di “confermare i dati relativi ai promossi a settembre e diminuire i trasferimenti in uscita soprattutto nel biennio”. Il dirigente scolastico ha ammesso che il numero dei trasferimenti “è sempre stato abbastanza elevato e rispetto ai circa 50 dello scorso anno c’è un leggero aumento”.

I risultati del sondaggio verranno presto discussi con gli insegnanti per capire come affrontare la situazione di disagio e di malessere. Il preside Guglielmo ha promesso a riguardo “un supporto maggiore di tipo didattico”, che prevede corsi integrativi di italiano e di matematica, possibilità di tutoraggio da parte di studenti più grandi per i più piccoli, e lo studio assistito con la presenza di un docente. L’obiettivo è rafforzare la fiducia dei ragazzi in sé stessi, anche grazie al supporto psicologico messo a disposizione nell’istituto scolastico.

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